Ottimi risultati per L’Insalata dell’Orto che ha chiuso il primo trimestre con un giro d’affari in crescita del 6% e sarà presente a Macfrut con alcune novità.
Lo stand valorizza i fiori eduli e il Paniere Zero Residui
La gamma Miscele&Snack (fiori eduli disidratati e frutta secca), recentemente entrata in nuove catene distributive italiane, farà da cornice allo stand del Macfrut con le referenze di Paniere Zero Residui che sarà dedicato a misSalad.
Giovedì 9 maggio alle ore 16,15 L’Insalata dell’Orto proporrà un momento di incontro, il primo contest Food vs Drink dedicato a Macfrut. A sfidarsi saranno Azzuchef (Azzurra Gasperini), la brand ambassador dell’azienda, e il bartender e creator Rocco De Angelis. Una giuria sarà poi chiamata a decretare il vincitore di questo primo contest, che verrà premiato dal presidente del Macfrut Renzo Piraccini.
Non solo export, sempre più presente anche nella gdo italiana
Dei primi dieci clienti dell’impresa veneta, sei sono esteri e quattro italiani: insieme sviluppano il 63% del fatturato. Ai sei partner commerciali esteri più importanti va il 43,5% del venduto, a testimoniare la vocazione all’export che, complessivamente, rappresenta il 70% del valore dell’attività. Germania, Polonia, Romania, Ungheria, Slovenia ed Emirati Arabi sono le destinazioni principali, ma anche dal mercato italiano stanno arrivando segnali di crescita interessanti grazie a nuovi accordi con la gdo.
“Rucola, valeriana e spinacino sono le referenze più richieste all’estero, dove c’è però un’attenzione crescente alle insalate adulte nei mix classici -illustra Sara Menin, product development manager L’Insalata dell’Orto-. Con I nostri clienti italiani più importanti lavoriamo esclusivamente con la marca del distributore o fornendo prodotto in imballo neutro. Anche all’estero la pl ha per noi numeri importanti, ma l’incidenza è inferiore rispetto all’Italia. Nel mercato interno abbiamo consolidato clienti storici, grazie a uno sviluppo delle referenze mdd e all’inserimento dei nostri prodotti in nuove piattaforme distributive, oltre ad aver raggiunto nuovi accordi commerciali. Se all’estero siamo un punto di riferimento per il biologico, nella distribuzione italiana stiamo trovando terreno fertile con la nostra gamma a residuo zero. Negli ultimi dodici mesi abbiamo poi avuto grandi soddisfazioni dalla nostra linea di radicchi Igp, sia a marchio nostro che con la private label”.