Cento anni di innovazione al servizio dell’ortofrutta di qualità

Unitec compie il suo primo secolo di vita e continua a guardare al futuro

Un secolo di innovazione tecnologica al servizio del mondo dell’ortofrutta, trascorso anno dopo anno a migliorare costantemente i propri prodotti per venire incontro alle più disparate esigenze dei propri clienti. A tagliare un sì ragguardevole traguardo è Unitec, il colosso romagnolo specializzato in macchinari per il sorting, il controllo qualità e il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli, che festeggia i suoi primi cento anni senza indulgere troppo ai risultati conseguiti ma anzi continuando a guardare in avanti. E di acqua ne è passata sotto i ponti da quando nel 1924 dallo stabilimento di Lugo (Ravenna) uscivano i primi telai in legno con l’aggiunta di qualche parte in metallo come i nastri per la cernitura a mano dei frutti  e le tecnologie per la spazzolatura e la calibratura degli stessi: erano gli anni in cui la lavorazione totalmente manuale della frutta stava iniziando, lentamente quanto inesorabilmente, a cedere il passo all’automazione, un percorso lungo e non privo di ostacoli, ma che oggi vede Unitec ai vertici del proprio comparto.

“Quando siamo partiti -racconta il presidente Angelo Benedetti– tutto ciò che fornivamo ai nostri clienti era hardware, oggi siamo arrivati al software e anche oltre, siamo arrivati all’Intelligenza Artificiale. Ci siamo sempre adattati alle diverse e mutevoli esigenze del settore ortofrutticolo, senza mai fare un’innovazione fine a se stessa ma ogni volta rispondendo a precise esigenze che consentissero ai nostri clienti di ottenere risultati sempre più performanti. Oggi l’innovazione Unitec riguarda ogni ambito del processo, dal prodotto che arriva dalla campagna allo stesso prodotto che, dopo un lungo processo, è pronto ad andare sul mercato”.

Grazie alle tecnologie del gruppo Unitec i maggiori produttori di ortofrutta del mondo riescono agevolmente a selezionare i propri prodotti, scartando quelli con difetti interni o esterni e immettendo sul mercato frutta e verdura di categoria premium, ampliando il raggio delle proprie esportazioni grazie all’individuazione della shelf life, e in questo modo garantire ai consumatori un prodotto buono e di qualità. “Le apparecchiature Unitec -prosegue il presidente Benedetti- sono disponibili per una moltitudine di categorie di prodotto. Abbiamo, con il marchio Unitec o con l’altro brand Unisorting, macchine per il sorting delle mele, delle pere, delle cipolle, dei kiwi, dei mirtilli, delle ciliegie, delle pesche, delle susine, delle patate, ma anche dei frutti esotici come l’ananas e il dattero, della frutta secca come noci, castagne, mandorle, arachidi e pistacchi. E per ognuna di queste categorie merceologiche contribuiamo a dare o incrementare valore grazie al livello raggiunto dalle nostre tecnologie”.

Un livello che non sembra doversi fermare, non nel breve periodo perlomeno: “La nostra innovazione – conclude il presidente Benedetti – passa attraverso un centro ricerche interno interamente dedicato in esclusiva così come per il corso di laurea in Meccatronica che abbiamo creato nell’ambito dell’Università di Bologna. Non facciamo ricerca solo sul sorting, per esempio a Macfrut abbiamo portato la nuova UniSmart tray filler, in grado di riempire i vassoi in maniera totalmente automatizzata. E  per il 2025 dalla nostra divisione UniRobotics usciranno nuove soluzioni per la raccolta in campagna di prodotti come kiwi, mele e drupacee, perché l’innovazione non si ferma mai”.

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