Vog-Home of apples compie 80 anni. La prima tappa del racconto, le cui celebrazioni si svolgeranno nell’arco di tutto il 2025, è partita da Fruit Logistica, dove il Consorzio ha ripercorso la sua lunga storia, attraverso i passi che l’hanno portato a diventare una delle realtà melicole più importanti in Europa.
“Nl 1945 le cooperative altoatesine hanno deciso di lavorare insieme e fondare Vog -spiega Hannes Tauber, responsabile marketing Vog-Home of Apples-. Vogliamo raccontare questa storia come quella di un albero: seminare (il passato), allevare (il presente) e raccogliere i frutti (il futuro). A Berlino raccontiamo la fase della semina, a Macfrut quella dell’allevare e a Fruit Attraction la raccolta, quello che abbiamo raccolto e andremo a raccogliere in tutta Europa”.
Una storia di innovazioni tecnologiche e sostenibilità
Già nel 1957 veniva introdotta l’irrigazione antibrina per proteggere i fiori nei meleti dalle gelate e garantire la disponibilità del prodotto. Oggi tutti i meleti di varietà contrattualizzate sono coperti da reti antigrandine, così come più del 75% delle coltivazioni complessive. Dal punto di vista dello stoccaggio, già nel 1960 le prime celle per la conservazione a lungo termine rendono possibile la commercializzazione delle mele durante tutto l’anno.
Anche dal punto di vista della sostenibilità il lavoro di Vog parte da lontano. Già nel 1988 inizia il suo lavoro il Gruppo di lavoro per la frutticoltura integrata (Agrios): in breve tempo, la coltivazione integrata diventa uno standard in tutta l’area. Dal 2020 Vog è tra i promotori di sustainapple, la strategia per la sostenibilità del settore melicolo del territorio. “Dal 2022 ci presentiamo come Home of apples, la casa in cui trovare origine, expertise e sostenibilità, che sono alla base dei nostri prodotti e marchi -spiega Walter Pardatscher, direttore di Vog-. Siamo pronti a proseguire nei prossimi anni il nostro impegno, per fare crescere la categoria e garantire il successo ai nostri oltre 4.000 melicoltori. La ricerca di soluzioni innovative e coraggiose è nel Dna di Vog fin dai suoi esordi. Nel corso dei suoi 80 anni il Consorzio ha sempre portato avanti una visione orientata al miglioramento continuo e alla crescita: dal lavoro dei melicoltori nei campi alle attività di selezione, stoccaggio e confezionamento, fino alla commercializzazione”.
Una storia di innovazioni varietali
Oggi Vog vanta una produzione di 550 mila tonnellate di mele all’anno da agricoltura integrata e biologica e un assortimento di oltre 20 varietà e brand commercializzate in oltre 70 Paesi. Il 1995 segna una svolta fondamentale: nasce il brand Marlene, per offrire ai consumatori alcune delle varietà più amate, come Gala, Red Delicious, Granny Smith, Golden Delicious e Fuji. Nel 1998 Pink Lady, la prima varietà contrattualizzata, entra nell’assortimento di Vog. Dopo il suo successo, prende il via una nuova fase di rinnovamento varietale: arrivano Kanzi, envy, yello, Jazz ed Evelina, seguite negli anni successivi da Crimson Snow, Joya e SweeTango. Nel 2021 l’assortimento si completa con l’introduzione di Cosmic Crisp, RedPop e Giga. “Da anni Vog, insieme ai suoi partner, lavora sull’innovazione varietale per anticipare i bisogni e le necessità dei consumatori -aggiunge Tauber. Ogni consumatore può trovare nella nostra offerta un brand che si relaziona ai suoi valori e stili di vita. E allo stesso modo i nostri partner possono costruire con noi un punto di vendita attraente e diversificato”.
Dalla nascita del primo marchio Vog nel 1971 e dall’introduzione del marchio Alto Adige nel 1976, il marketing della mela ha visto vere e proprie rivoluzioni. “Il Consorzio ne è stato protagonista -precisa Klaus Hölzl, responsabile vendite di Vog-, fino ad arrivare a essere un player internazionale. Grazie alla nostra organizzazione e a un assortimento che copre tutti i 12 mesi dell’anno, siamo in grado di portare avanti una programmazione stagionale per rispondere alle necessità dei nostri principali partner e clienti. Continuiamo a crescere in Italia e stiamo avendo un’ottima risposta per le nostre nuove varietà in Europa. Tra i mercati extraeuropei, cresciamo in particolare in Brasile e Centro America”.