Le previsioni di produzione su pesche, nettarine e percoche erano state anticipate a Macfrut 2018 da Cso Italy al “Forum Peschicoltura europea (qui) e i dati vengono sostanzialmente confermati: l’offerta italiana si ridurrà del 16% nel 2018 con un calo molto significativo nelle aree più precoci del Sud che dovrebbero scendere di oltre il 20%, mentre al Nord è stimata una flessione del 13%. Complessivamente la produzione dovrebbe attestarsi a 1 milione e 147 mila tonnellate e in particolare, l’Emilia Romagna perde il 15%, mentre Piemonte e Veneto il 10%.
Le stime di pesche e nettarine in Europa
Le stime produttive di pesche e nettarine in Europa, aggiornate al 24 maggio 2018 e presentate al Forum di Lleida in Spagna organizzato da Afrucat, l’Associazione dei frutticoltori della Catalogna, confermano il calo produttivo preventivato già ad inizio maggio: è prevista infatti una produzione di 3 milioni e 670mila tonnellate, in calo dell’8% sul 2017. Se escludiamo le percoche, prevalentemente destinate all’industria, la perdita produttiva arriva all’11% sul 2017.
Solo la Grecia evidenzia produzioni in crescita, mediamente di un +20%, incremento che però influenza a livello europeo in particolare la produzione di percoche, perché maggiormente presenti in questo paese.
In calo la produzione in Spagna, che con poco oltre 1 milione e 500mila tonnellate, segna una flessione dell’11% sul 2017 a livello complessivo di specie. La diminuzione rispetto allo scorso anno è più consistente nelle zone medio/tardive di Catalogna e Aragona, dove le pesche sono previste inferiori del -15% e le nettarine del -18% sul 2017. Nelle regioni più precoci, Murcia, Estremadura, Andalusia le diminuzioni si attestano al -7% per le pesche e al -13% per le nettarine.
Infine la Francia con circa 200mila tonnellate dovrebbe flettere del 10% sul 2017.