La Pac e il futuro dell’agricoltura al centro del secondo Global Food Forum, organizzato da Farm Europe, think tank multiculturale nato con lo scopo di stimolare il pensiero sulle economie rurali, con il sostegno di Confagricoltura. Alla manifestazione, in corso oggi e domani, 21 ottobre, al Castello di San Salvatore a Susegana, in provincia di Treviso, partecipano i più autorevoli rappresentanti di istituzioni europee e nazionali, organizzazioni agricole, società dell’agroalimentare ed esperti del settore, provenienti da tutta Europa, con l’obiettivo di riflettere assieme e sviluppare una visione comune sul futuro delle politiche agricole ed alimentari dell’Unione europea.
Madre, Farm Europe: “Necessario fare network”
L’edizione 2017 del Global food forum si focalizzerà in particolare sulla sostenibilità sia economica che ambientale. “L’ambizione del Global food forum – ha detto il presidente di Farm Europe, Yves Madre – è di continuare sulla strada intrapresa lo scorso anno, per fare network e per discutere le principali problematiche inerenti il sistema agroalimentare dell’Ue, promuovendo una visione comune e veramente europea del settore”.
L’iniziativa ed i lavori preparatori in sede di Farm Europe costituiscono, infatti, un’occasione unica per i leader di tutta Europa di sedersi intorno ad un tavolo e redigere assieme documenti di indirizzo, da condividere con i decisori politici.
“I lavori dello scorso anno del Global food forum – ha continuato Madre – sono stati determinanti per gli ottimi risultati raggiunti nel corso del negoziato sull’Omnibus. La questione fondamentale, che ci proponiamo quest’anno, è di approfondire come migliorare le performance economiche ed ambientali delle aziende agricole e, quindi, di tutta la filiera, convinti che non ci può essere sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica, e viceversa. L’agricoltura europea è alla vigilia di una nuova rivoluzione, che dovrà tener conto degli equilibri dell’ecosistema”.
Giansanti, Confagricoltura: “Competitività e sostenibilità vanno assieme”
“Siamo qui perché vogliamo discutere e riflettere liberamente, quali attori responsabili ed ambiziosi per il futuro del nostro settore – ha detto il presidente di Confagricoltura e del Global food forum, Massimiliano Giansanti -. Per portare un contributo concreto alla discussione sulle future scelte politiche. Tutti noi siamo convinti che l’Europa sia il quadro più opportuno per costruire il futuro. Per questo dobbiamo lavorare per un’agricoltura europea e perché la politica agricola comune rimanga la leva per costruire questo futuro”.
Sono sempre di più gli orientamenti delle politiche europee che, al di là della Pac, hanno un impatto diretto ed immediatamente tangibile sulle imprese agricole ed agroalimentari. Il settore, prima di tutto economico, è anche al centro di problematiche sociali, scientifiche, ambientali, energetiche, nutrizionali o sanitarie. Per questo, a parere del presidente di Confagricoltura, c’è bisogno di “politiche semplici, intelligenti, con obiettivi chiaramente definiti e realmente comuni, che coniughino la competitività dei sistemi alimentari e la loro sostenibilità. Si tratta di un progresso ambientale irrinunciabile, però anche di un progresso economico, in vista di un avanzamento nella sovranità del nostro Continente. Tutti insieme dobbiamo lavorare per un made in Europe”.
Sulla necessità di costruire una grande agricoltura europea si è soffermato il vice presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. “Ci attendono grandi sfide – ha detto – e la risposta a queste sfide non può che essere europea. L’agroalimentare è una grande opportunità per l’Europa: dobbiamo esserne convinti e sostenere questa convinzione in tutte le sedi istituzionali. In questo senso il contributo che Farm Europe potrà dare alle future scelte sarà determinante”.
Domani, 21 ottobre, i partecipanti avranno la possibilità di discutere con i leader politici dell’Ue sul modo di creare catene di valore economiche e ambientali resilienti.