Ortofrutta cara? Ma dai! Questo lo slogan della campagna incisiva posta in essere da parte di Anna Parello, socia fondatrice e membro del CdA dell’Associazione Nazionale Le donne dell’ortofrutta, agronoma consulente di marketing e comunicazione per l’ortofrutta. Il concetto alla base del motto vuole riportare l’attenzione su un tema cruciale: quello della svalutazione dei prezzi dell’ortofrutta.
“Sono decenni che, quando si parla di carovita, i mass media mostrano immagini di ortofrutta intervistando consumatori che si aggirano sconfortati o arrabbiati tra i banchi dei mercati rionali -chiosa Parello-. Anni in cui frutta e verdura vengono messe in prima pagina sui volantini settimanali della gdo con tagli prezzi significativi, con l’idea che la convenienza sia il prezzo al chilo più basso e quella la leva giusta per aumentare i consumi. In maniera sottile, quasi subdola, si è insinuata l’idea che l’ortofrutta sia cara e la convinzione che nelle trattative commerciali tra produzione e distribuzione anche pochi centesimi possano impattare negativamente sui consumi finali. Ma siamo certi che sia proprio così?”
Anna Parello ha lanciato la rubrica il 5 novembre scorso sul suo profilo LinkedIn con 14 post che hanno generato 94.700 impression e 1.350 interazioni. Ottimi i risultati anche per la pagina dell’Associazione che ha registrato un tasso di interesse medio per post pari al 28%.
“Penso sia arrivato il tempo di far evolvere la rubrica e di passare il testimone -commenta Parello-. Ho lanciato il sasso, vedo che gli anelli cominciano ad allargarsi. In primis, la ripresa da parte dell’Associazione Nazionale Donne dell’Ortofrutta, che ha proposto la sfida sempre sui social a tutte, non solo alle altre socie, e tutti”.