Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) pubblichiamo la rilevazione del prezzi dell’ortofrutta al 15 maggio 2017.
Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
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Albicocche. Prezzi in calo
La produzione è in progressivo aumento. Sono presenti diverse varietà precoci, tra cui varie rappresentanti del gruppo Cott, caratterizzate da una colorazione più o meno rossa. Sono ancora presenti Mogador, prevalentemente spagnola, e piccoli quantitativi di Aurora; particolare interesse per la cultivar Tsunami, una delle più apprezzate tra le nuove cultivar. Qualità media del prodotto discreta, anche se si denota la presenza di molto prodotto non completamente maturo.
Asparagi. Prezzi stabili
Dopo il periodo relativamente freddo che ha rallentato la produzione determinando un incremento dei prezzi, la situazione mostra un livello della domanda ancora medio-alta e quotazioni su livelli abbastanza elevati.
Ciliegie. Prezzi stabili
Buona presenza soprattutto di ciliegie cultivar Bigarreau, tuttora la principale varietà precoce. Le condizioni climatiche avverse fanno sì che vi sia una quota elevata di prodotto di seconda qualità e questo determina un mantenimento del livello dei prezzi su quotazioni medio alte per il prodotto di qualità prima.
Fragole. Prezzi stabili
La produzione è in calo ma ancora elevata, sostenuta soprattutto dalle aree di coltivazione romagnole e venete, la qualità è buona e i prezzi si mantengono su livelli superiori alla media.
Mele. Prezzi in aumento
L’aumento verificatosi su alcune tipologie di mela, soprattutto quelle provenienti dalla Val di Non, si è esteso anche ad altre tipologie, per cui si registra un leggero incremento dei prezzi. Non si hanno ancora indicazioni precise di quanto pesanti saranno le conseguenze della gelata in Val di Non, ma si ritiene che si potrebbe arrivare fino ad una perdita del 50% del prodotto.
Nespole. Prezzi in calo
Il livello della domanda è in calo. La qualità del prodotto si mantiene buona, ma con l’incremento della presenza di vari prodotti concorrenti i prezzi risultano in calo.
Pesche. Prezzi in calo
Il livello della domanda è particolarmente basso. Si registra uno scarso interesse da parte dei consumatori, con quotazioni in calo, anche per i prodotti di maggiori dimensioni e di migliore qualità. La situazione è migliore per la nettarina con quotazioni di circa € 0,20 più elevate, ma, soprattutto, con un livello delle vendite migliore.
Zucchine. Prezzi stabili
Prezzi sostanzialmente invariati con piccoli incrementi dovuti a un leggero calo della produzione. Le quotazioni sono medio basse per il periodo.