Andamento prezzi ortofrutta in Italia all’8 gennaio

Calano le quotazioni delle arance, clementine, carciofi, cavolfiori, radicchi, zucchine e melanzane; aumentano i finocchi. Stabili mele e pere

Buone performance per diverse qualità di mele
Buone performance per diverse varietà di mele

Il periodo post natalizio e le temperature non ancora rigide segnano la domanda di diversi prodotti ortofrutticoli. A cominciare dalle arance Tarocco la cui pigmentazione non è ancora al meglio. Non ottimale anche la domanda di clementine e carciofi. Ancora bassa la disponibilità del cavolfiore e anche per il radicchio è inferiore. Sul fronte mele buona domanda per Scilate, Golden e Cripps Pink. Sta invece per terminare in anticipo la campagna di molte varietà di pere emiliane, a cominciare dall’Abate Fetel.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso all’8 gennaio 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia all’8 gennaio 2024 in PDF cliccando qui

Arance: prezzi in calo

Entra nel vivo la campagna delle arance Tarocco siciliane con molto prodotto a calibro piccolo, ideale per le spremute e minor disponibilità di arance a calibro grande. I prezzi segnano un calo in questo inizio anno, per la domanda che non riesce a decollare a causa delle temperature non ancora rigide. Le basse temperature previste nei prossimi giorni potrebbero aiutare a migliorare la pigmentazione e la qualità del prodotto.  Prezzi che si mantengono leggermente superiori rispetto l’inizio dello scorso anno, per un aumento dei costi di produzione avuti durante l’anno.

Carciofi: prezzi in discesa

Il carciofo mette a segno un deciso calo delle quotazioni, tipico delle giornate successive alla festività di Natale, ma, nonostante ciò, i prezzi restano ancora alti confrontati a dodici mesi fa. Aumentano i quantitativi ma la domanda resta sottotono, potrebbe aumentare con l’arrivo delle temperature rigide dei prossimi giorni. Presente il carciofo violetto senza spine del sud Italia, Puglia e Sicilia in questo momento, e maggiormente nei mercati del Nord Italia, il carciofo spinoso sardo.

Cavolfiori: prezzi in leggero calo

Il cavolfiore inizia con una tendenza al calo dopo i forti rialzi avuti a dicembre, con una diminuzione dei quantitativi raccolti a fronte di un buon livello di domanda. Prezzi che viaggiano ancora su alti livelli e la disponibilità resta ancora medio bassa.

Clementine: prezzi in ulteriore calo

Si registra un ulteriore calo dei prezzi per le clementine, vendita non sorretta da una richiesta tipica del periodo, fattore che determina il trend molto basso. Con le temperature sopra la media stagionale l’interesse dei consumatori non raggiunge livelli ottimali.

Finocchi: prezzi in timido aumento

Un timido aumento dei prezzi per il finocchio in questo inizio anno, con i prezzi che continuano ad avere un livello superiore agli scorsi anni. Disponibilità non molto alta, che riesce a mantenere le quotazioni su alti valori confrontati allo scorso anno. Presente prodotto del Sud Italia oltre che l’Abruzzo.

Melanzane: prezzi in diminuzione

Continua regolare l’arrivo delle melanzane in serra dalla Sicilia, con quantitativi che soddisfano appieno la domanda. Prezzi che ondeggiano a seconda dei quantitativi in entrata nei mercati, su livelli tipici del periodo.

Mele: prezzi stabili

Si confermano gli stessi prezzi rilevati nelle scorse settimane per le mele, a confermare il trend in rialzo che ha coinciso con la fine della scorsa produzione. Presenti tutte le varietà di prodotto di montagna italiano. Buona domanda per Scilate, Golden e Cripps Pink. Procede regolare la vendita delle mele Annurca campane, seppur con quantitativi inferiori raccolti rispetto lo scorso anno.

Pere: prezzi stabili, ma su livelli elevati

Annata critica per le pere italiane, produzione emiliana compromessa dal clima straordinario e le gelate in primavera. Prezzi elevati dettati da una disponibilità limitata. Sta per terminare in anticipo la campagna di molte varietà emiliane, come l’Abate Fetel. A sorreggere la vendita delle pere, il frutto spagnolo e olandese per le varietà abate, William Decana e Conference.

Radicchi: prezzi in lieve calo

Si registra un timido calo per i radicchi, soprattutto il tondo e lungo precoce, ma continuano a sostare su trend molto alti rispetto a gennaio scorso, determinato questo da una disponibilità più bassa e un generale aumento dei prezzi degli ortaggi a foglia a causa delle gelate improvvise, alternate a giornate con temperature più alte della media, che rovinano la produzione.

Zucchine: prezzi in leggero calo

Inversione di marcia per le zucchine che segnano un calo nelle quotazioni. Produzione rallentata a causa del clima che ha visto delle rapide gelate che hanno segnato negativamente le colture. Presente prevalentemente prodotto siciliano e laziale. I prezzi viaggiano su livelli superiori alla media del periodo. Domanda tipica del periodo con un calo nelle giornate successive le festività natalizie.

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