Le temperature, ancora miti, influiscono sulle quotazioni di molte produzioni ortofrutticole di stagione che risultano in calo. Tra queste, le bietole, le castagne, le clementine e il radicchio. In calo anche quelle dell’uva da tavola che, complice il bel tempo, beneficia di un alto grado Brix. Aumentano invece i prezzi delle mele e dei pomodori, in particolare a grappolo, grazie all’assenza sul mercato del prodotto olandese.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 21 ottobre 2019.
Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio, nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 21 ottobre in PDF cliccando qui
Bietole. Prezzi lievemente in calo
Le quotazioni delle bietole, come in generale tutte quelle degli ortaggi di stagione, evidenziano un calo, seppur in misura lieve. La produzione si mantiene costante a fronte di un livello della domanda abbastanza basso per la stagione, complice le alte temperature.
Castagne. Prezzi lievemente in calo
Anche per le castagne si osserva una situazione di generale calo di prezzo: la qualità del prodotto non è elevata ed è prevalente in pezzature di piccola dimensione. Da notare che la domanda non è di certo favorita dal clima caldo.
Clementine. Prezzi in calo
Nei mercati è già disponibile in grandi quantità il prodotto di provenienza spagnola, nella fattispecie la varietà Clemenruby che manifesta una buona qualità ed un gusto dolce. A breve arriveranno anche le prime produzioni nazionali. Si nota comunque un livello delle quotazioni più basso rispetto alla media del periodo, così come il livello della domanda, che risente della stagione dal clima ancora mite.
Mele. Prezzi leggermente in aumento
Per le mele si osserva una situazione di leggero aumento, coadiuvata dall’arrivo di partite di prodotto di qualità dalla Val Di Non. Si osserva inoltre che la quantità di prodotto raccolto nel 2019 è al momento inferiore rispetto a quella dello stesso periodo del 2018.
Pere. Prezzi tendenzialmente stabili
Per le pere si denota invece una situazione di tendenziale stabilità, ma con quotazioni leggermente più alte rispetto alla media del periodo. Durante la scorsa settimana è arrivata la Decana di produzione nazionale, prettamente emiliano-romagnola, affiancata alle più economiche produzioni olandesi.
Pomodori. Prezzi in aumento
Si conferma la tendenza all’aumento delle quotazioni per quasi tutte le varietà di pomodori. I rialzi maggiori si osservano per il pomodoro a grappolo, complice l’assenza del prodotto olandese e l’insorgenza di fitopatie negli attuali impianti nazionali in corso di raccolta, quali il “marciume del colletto”. In consistente rialzo anche le quotazioni del Cuor Di Bue, caratterizzato da un livello della domanda ancora alto.
Radicchi rossi. Prezzi in calo
Il radicchio presenta quotazioni fortemente in calo, complice un livello della domanda non ancora su livelli tipici del periodo a fronte di un’ampia disponibilità di prodotto. Il radicchio rosso tondo è il prodotto maggiormente interessato dai cali.
Uva da tavola. Quotazioni tendenzialmente in calo
Anche l’uva, come tutti i prodotti autunnali, è interessata da un leggero calo delle quotazioni, con prezzi che si mantengono però superiori alla media del periodo per effetto dell’elevata qualità del prodotto. Qualità che, grazie alla stagione mite e al bel tempo che ha caratterizzato la stagione estiva, ha raggiunto un grado zuccherino molto alto, conferendo al prodotto qualità organolettiche superiori.