In calo in Europa la produzione stimata di kiwi per il 2023 di circa 755 mila tonnellate, il 4% in meno sul 2022. In Italia, secondo player mondiale, è di circa 311 mila tonnellate, meno 7% sullo scorso anno.
Le previsioni sono quelle emerse nella 42esima conferenza Iko (International Kiwifruit Organization), tenutasi a Curicò in Cile, alla quale per l’Italia ha partecipato Cso Italy. Alla conferenza erano presenti le delegazioni di Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Cile, e di alcuni Paesi non membri invitati, Sudafrica, Argentina e Brasile.
I danni di gelo e morìa
Per l’Italia la diminuzione è dettata ancora una volta dalla riduzione della produzione del kiwi verde, -15% rispetto all’anno precedente, a causa dei danni da gelo, contrazione delle superfici e soprattutto dall’impatto della moria.
Diffusasi inizialmente dieci anni fa nel Veneto, ha fortemente penalizzato anche altre importanti aree di coltivazione, come il Piemonte e più recentemente il Lazio ed è oggi presente anche in Friuli, Calabria, Campania e Basilicata. Si stima che dal 2012 a oggi abbia interessato oltre 8.600 ettari. Ancora in ascesa le altre tipologie, come il kiwi a polpa gialla, che quest’anno potrebbe superare le 103 mila tonnellate, segnando un +12% sul 2022, grazie anche ai nuovi impianti che entrano in produzione.
Calo di prodotto a due cifre anche in Nuova Zelanda
In Europa flette anche il volume atteso in Grecia, posizionata sulle 311 mila tonnellate, il 3% in meno. Segno negativo anche in Spagna, con una produzione pari al -4% sul 2022, con poco più di 28 mila tonnellate. Simile alla scorsa stagione l’offerta francese, con poco più di 46 mila tonnellate (+2% sul 2022), mentre sembra aumentare maggiormente il quantitativo previsto in Portogallo, con oltre 58 mila tonnellate, +10% sulla scorsa stagione.
Nell’Emisfero Sud, nel 2023 è risultata più contenuta la disponibilità di prodotto sia in Nuova Zelanda sia in Cile, a causa di problemi climatici. La raccolta in Nuova Zelanda si è concretizzata in circa 492 mila tonnellate (-21% rispetto al 2022), con una marcata flessione del prodotto verde; il Cile ha segnato un calo pari all’11% sul 2022, con un volume di poco meno di 125 mila tonnellate. Entrambi i Paesi hanno destinato un quantitativo minore di kiwi in Europa, con vendite che dovrebbero terminare anticipatamente rispetto alla scorsa stagione.