Nonostante i problemi produttivi dovuti alle gelate, Apofruit Italia chiude il 2021 con numeri positivi: il bilancio registra 235 milioni di euro di fatturato (in linea con l’andamento del 2020) e con un utile di esercizio di 620 mila euro. E aumenta del 2% la liquidazione ai soci per le produzioni invernali (60 milioni).
Il bilancio consolidato del Gruppo (rappresentato dalle società Canova per il biologico, Piraccini per i mercati generali, Mediterraneo Group per la distribuzione dei prodotti dei partner commerciali, Vivi Toscano per il bio in Lazio e Toscana, Canova France e Canova Spagna per i rispettivi mercati) si consolida a 348 milioni di euro.
La gestione dei centri di lavorazione
“A causa delle gelate tardive che si sono verificate in tutta Italia tra marzo e aprile 2021, abbiamo toccato il minimo storico per quantitativi di ortofrutta conferiti in cooperativa, ovvero 1.450.000 quintali. Ciò significa avere avuto un 16% in meno in volume rispetto al 2020” ricorda Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo Apofruit.
Il Gruppo Apofruit ha pertanto reagito con un’attenta gestione dei propri centri di lavorazione. “Abbiamo deciso di tenere chiusi tutti i centri di ritiro non fondamentali, cercando il più possibile di concentrare la lavorazione. Pesche, nettarine e albicocche sono state interamente lavorate a Cesena e non a Forlì o a San Pietro in Vincoli. Per lo stesso motivo abbiamo chiuso per diversi mesi lo stabilimento di Vignola, specializzato non solo nelle ciliegie, ma anche sulle pere. Quest’ultima coltura, ha fatto segnare un -70% di produzione rispetto al 2020”.
Ottime performance per kiwi giallo, mele club e bio
A inizio luglio verrà liquidata l’ortofrutta invernale. “Stanno andando in liquidazione in questi giorni -conferma il direttore commerciale Mirco Zanelli– mele, kiwi verde, kiwi giallo, pere, patate, cipolle e, per le aree del Sud, anche gli agrumi. È un momento molto importante perché la liquidazione invernale rappresenta il 55% della produzione complessiva. A fronte di 710.000 quintali di prodotto conferito, ovvero -25% rispetto al 2020, la liquidazione ai produttori si attesterà sui 60 milioni di euro, rimanendo stabile rispetto al 2020.
È fondamentale soprattutto il risultato per alcuni prodotti, come il kiwi giallo, alcune mele club (Pink Lady in primis) e il biologico, che hanno avuto un’incidenza importante sull’importo complessivo della liquidazione”. ”Le misure straordinarie ed eccezionali -rileva Fornari- hanno permesso di chiudere il 2021 in modo accettabile, in linea con l’anno precedente, e addirittura di aumentare del 2% il valore del liquidato ai produttori. “Il rapido efficientamento che siamo stati in grado di mettere in campo ha permesso, da un lato, di ottimizzare le performance gestionali, dall’altro di liquidare ai soci il 63% del fatturato” sottolinea il presidente di Apofruit Italia, Mirco Zanotti.