Otto italiani su dieci (79%) credono che l’alimentazione del futuro sarà sempre più dipendente dalla tecnologia in grado di ottimizzare le risorse. E 7 su dieci (68%) vede il cambiamento come un’opportunità per tutelare l’ambiente. Lo rivela un sondaggio condotto da Ono Exponential Farming, innovativa start-up di Verona focalizzata su soluzioni di agricoltura verticale ad alta tecnologia e orientata al massimo livello di sostenibilità.
Il 66% dice sì al cambiamento del regime alimentare, meno spreco più salute e prodotti sostenibili. Spaventa il cibo sintetico
C’è consapevolezza nella quasi totalità (93%) dei rispondenti, racconta il sondaggio, di dover modificare il modo di nutrirsi. In molti (66%) si dimostrano favorevoli al prendere una nuova direzione alimentare, anche se il 39% non è disposto a rinunciare al piacere della buona cucina, mentre il 27% sposa la causa per garantire un futuro ai propri figli. Un 30% resta spaventato dalla possibilità di doversi nutrire con cibi sintetici creati in laboratorio. Una buona fetta di ottimisti (43%) crede invece che un giorno imbandiremo le nostre tavole con alimenti più genuini e nutrienti di quelli di oggi.
A confermare questo approccio di positività anche tutti quelli che vedono in questo cambiamento un’opportunità di maggior tutela dell’ambiente e una riduzione degli sprechi (68%). Il 61% ricollega infatti la scarsità dell’approvvigionamento all’eccessivo sfruttamento delle risorse, mentre il 25% ritiene che in molti seguono un’alimentazione fatta di troppe proteine animali.
“Si fa sempre più importante la consapevolezza che uno sviluppo sostenibile possa essere raggiunto cambiando il modo con cui coltiviamo, produciamo e consumiamo il cibo -ha dichiarato Thomas Ambrosi, fondatore di ONO Exponential Farming-. Sono sempre di più le persone che vogliono mettere nel piatto cibo che non ha bisogno di prodotti chimici, che cresce in un ambiente sano e a km zero. Noi siamo promotori di un nuovo modo di coltivare”.
ONO EF ha sviluppato una piattaforma agrobotica iper-efficiente di coltivazione intensiva verticale, modulare e scalabile, completamente automatizzata (AI). Una realtà fatta di una riduzione del 70% del consumo energetico, del 95% di risparmio di acqua, di una densità del raccolto triplicata e dell’assenza dell’uomo nelle fasi di crescita.