Sono arrivati a Ferrara dalla Catalogna gli imprenditori associati ad Afrucat, la più importante associazione di organizzazioni di produttori spagnola, con sede a Lejida.
Il settore drupacee. Il motivo della trasferta era quello di incontrare i produttori italiani associati a Cso, Centro servizi ortofrutticolo per iniziare a parlare della prossima campagna commerciale anche attraverso il confronto dei reciproci dati di produzione.
Dall’anno scorso la Spagna ha superato l’Italia nella produzione di drupacee conquistando il primo posto nel ranking dei produttori europei.
La crisi strutturale connessa al comparto delle pesche e delle nettarine, infatti, sta portando nel Belpaese ad un progressivo abbandono delle colture che, nel 2015 ha determinato un calo di circa il 10% delle superfici coltivate rispetto al 2014.
L’accordo con la Cina. In questo senso è stato significativo che una delle realtà produttive più importanti della Spagna, che gestisce flussi commerciali in export verso mercati giganteschi come ad esempio la Cina dove, da questa stagione, inizieranno a mandare i primi quantitativi di pesche anche grazie alla bozza di accordo bilaterale siglato nel corso di quest’inverno con le autorità cinesi, che abbatte i blocchi fitosanitari in ingresso.
All’incontro odierno presso la sede di Cso, hanno partecipato alcune aziende socie di Cso che fanno parte della sezione pesche e nettarine, tra cui Alegra, Apo Conerpo, Apofruit, Orogel Fresco, Naturitalia, Eur.O.P.Fruit, Cico Mazzoni nonché dei responsabili di alcune delle più importanti imprese che producono e commercializzano pesche e nettarine in Catalogna come Fruits de Ponent, Actel, Coop. de Seròs, Coop. de Soses, Viyefruit, Fruilar e Afrucat stessa con la presenza del suo direttore, Manel Simon.
Il tavolo di lavoro. Quello che è emerso da entrambe le parti con grande evidenza è l’esigenza di un confronto costante tra i due Paesi leader di produzione di pesche e nettarine in Europa.
«Aprire un tavolo di confronto e di scambio con una struttura tecnica come Afrucat – ha commentato Elisa Macchi, direttore di Cso – è senza dubbio una grande opportunità per monitorare al meglio l’andamento delle produzioni di pesche e nettarine in un’ottica di collaborazione, pur essendo paesi concorrenti. La conoscenza delle dinamiche del mercato è uno degli strumenti strategici per affrontarlo al meglio il mercato. Non dimentichiamo che la Catalogna è divenuta una delle maggiori aree di produzione di pesche e nettarine della Spagna».
Anche Gianni Amidei, coordinatore della sezione pesche e nettarine di Cso, ha ribadito l’importanza e la necessità di un confronto stretto con gli altri Paesi produttori, in particolare la Spagna.
«Concludiamo questo incontro – ha detto Amidei – con la volontà da parte di tutti di confrontarci sulla imminente campagna pesche e nettarine con una frequenza almeno quindicinale con Afrucat in modo da avere un continuo scambio di informazioni utili per sostenere la campagna commerciale 2016».