L’export agroalimentare tiene banco nel 2013

spreco alimentare

Anche l’export, che è stato in questi anni di stagnazione del mercato interno la salvezza per molte imprese italiane, nel 2013 ha registrato un arresto con una lieve contrazione dello 0,1%, il peggior risultato dal 2009. La bilancia commerciale nazionale era comunque in attivo per 85 miliardi di euro, al netto dell’energia, anche grazie alla forte diminuzione del 5,5% delle importazioni (Fonte Istat). In controtendenza rispetto al calo generale, sono cresciute le esportazioni dei prodotti agricoli e alimentari, che nel 2013 hanno segnato un aumento complessivo del 5,3% rispetto ai dodici mesi precedenti. I prodotti freschi si sono attestati a +2,6% con il record storico nel valore, vicino a 33 miliardi di euro. Nel solo mese di dicembre, sostenute anche dalla domanda natalizia di made in Italy nel mondo, le esportazioni agricole hanno registrato un +3,3% e quelle alimentari un +5,9%. Le vendite di prodotti agroalimentari verso i paesi Ue hanno generato circa due terzi del fatturato estero, ma il made in Italy è andato forte anche nelle Americhe e nei mercati emergenti. Se la domanda dei partner europei è salita del 4,7%, infatti, quella dei paesi extra Ue è incrementata del 7,9%, dimostrando così una grande potenzialità di crescita. Il prodotto più venduto è il vino, che lo scorso anno ha raggiunto un record a valore attorno a cinque miliardi di euro, seguito da ortofrutta, pasta e olio di oliva.

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