Vip a Berlino racconta punti di forza e criticità del mercato delle mele

Quest’anno 6-7 milioni di  tonnellate sono destinate in Europa al consumo fresco. Le nuove varietà rispondono bene ai trend

Il direttore generale di Vip Martin Pinzger e il direttore commerciale del Consorzio Kurt Ratschiller
Martin Pinzger, direttore generale di Vip, e il direttore commerciale Kurt Ratschiller

A Fruit Logistica era presente il Consorzio Vip, 1.500 produttori e 5.300 ettari, che ha fornito una serie di indicazioni sul quadro commerciale attuale e gli sviluppi futuri.

La campagna

“La campagna è partita con vendite nella media degli ultimi anni e da dicembre i mercati si dimostrano più dinamici -ha raccontato Kurt Ratschiller, direttore commerciale-. Abbiamo una situazione confortante in termini di stock in Europa e varietà come le Gala hanno aperto spazi di mercato.  Sulla seconda parte della stagione siamo ottimisti. Cosmic Crisp è partita bene, le nuove cultivar sono cavalli da battaglia per rispondere alle tendenze di consumo emergenti. Le quantità della nostra prima varietà, la Golden Delicious, sono invece inferiori allanno scorso e i calibri 80+ addirittura diventeranno rari. Da due anni il consumo del bio migliora, i prezzi sono buoni. Come Vip abbiamo spazio per sviluppare il mercato bio in Italia, che viene per noi al terzo posto dopo Germania e Scandinavia.

I mercati

Mentre il mercato italiano, quello scandinavo e quello britannico registrano un andamento lineare, in Germania le nostre aspettative si concentrano sulla seconda parte della stagione quando la richiesta dovrebbe aumentare, in particolare, per Kanzi , Braebun e Jonagold. Buone aspettative anche in Spagna. Note piuttosto positive per lIndia dove stiamo aumentando i volumi di Red Delicious, nonostante una maggiore presenza di altri player, con costi di logistica leggermente diminuiti, nonostante Suez. Stiamo recuperando in Egitto, con valori in leggero aumento”.

I consumi di mele pro-capite in Europa saliranno a 15 kg entro il 2035

Il clima, i costi, i fitofarmaci, lingresso dei giovani nel settore il rischio riduzione delle superfici le sfide da affrontare. “Gli studi a livello europeo -riporta direttore generale di Vip Martin Pinzger– dicono che il punto di equilibrio per il mercato Ue si colloca attorno agli 11 milioni di tonnellate (e una produzione massima di 11,4 milioni di tonnellate). Fortunatamente quest’anno siamo sotto, a 10,2 milioni, con 4 milioni circa di mele destinate allindustria e tra i 6 e i 7 milioni di mele per il consumo fresco. Da quattro anni anche la produzione mondiale è stabile.

Vanno incrementati i consumi, che in prospettiva potranno raggiungere in Europa, secondo stime, i 15 kg di mele pro-capite da qui al 2035 rispetto agli attuali 14 kg.  Per noi le aspettative di crescita dei consumi sono progressivamente legate a un ulteriore miglioramento del prodotto, anche se partiamo da una base già molto elevata, con l’incremento delle nuove varietà di qualità premium. In Alta Val Venosta esistono ancora margini di crescita delle superfici. Inoltre le mele d’importazione in Europa confermano ormai da un decennio un andamento in calo e da questo siamo avvantaggiati. La politica, le istituzioni devono tuttavia capire le criticità del nostro settore, a partire dagli indispensabili strumenti per fronteggiare le malattie delle piante nel pieno rispetto dellambiente. Ma lo stesso settore deve crescere in termini di sistema”.

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