Integrazione verticale della filiera e rete di partnership internazionali, che comprende grossisti, importatori, professionisti della logistica e retailer: è questa la strategia di Vog per affrontare le sfida di consumi. Le mele del Consorzio sono presenti in oltre 75 mercati, focus principale i Paesi europei, dove l’obiettivo è dare a ciascun consumatore la mela giusta in base alle esigenze, con brand che rispecchino valori e stili di vita. “Il brand Marlene, che raccoglie varietà classiche come Gala, Red Delicious, Granny Smith, Fuji e Golden Delicious, sta crescendo in Europa, con una presenza consolidata in Spagna, dove anche Kanzi, con la sua energia, ha conquistato un pubblico fidelizzato- fa sapere Klaus Hölzl, responsabile vendite di Vog-. Nel proseguo della stagione commerciale vediamo ottime prospettive per Cosmic Crisp, che sta prendendo piede anche in Germania. Il nostro assortimento comprende inoltre Pink Lady, un brand affermato in molteplici paesi europei ed extraeuropei”. Questi ultimi offrono nuove opportunità di diversificazione dei mercati: in particolare, Medio Oriente e Sud America sono le destinazioni più cresciute negli ultimi anni.
I prodotti Melinda sono commercializzati in molti mercati esteri, dal continente americano, con una presenza significativa negli Usa, Brasile e Colombia, al Nord Africa e Asia. “Sperimentiamo da tempo performance positive sul fronte delle nuove varietà, oltre a risultati molto buoni da parte della Golden che continua a rappresentare l’asse centrale della nostra offerta e sulla quale abbiamo condotto importanti investimenti per promuoverne ulteriormente il valore presso i consumatori anche grazie a un packaging rinnovato” fa sapere il direttore generale di Melinda-La Trentina-Apot Luca Zaglio. Melinda vuole essere una marca capace di raccontare la comunità, il legame con il territorio e l’idea di futuro sostenibile. Aspetto oggi al centro della nuova brand architecture Melinda Next Generation, iniziativa che ha portato alla creazione di sei diversi loghi in continuità tra loro per valorizzare i diversi ambiti di attività del Consorzio, come promozione del talento, sport, cultura, comunità e solidarietà. Il contesto globale resta però critico. “Ci sono aspetti che siamo però in grado di fronteggiare grazie alla nostra capacità di adattamento. Ma anche problematiche più contingenti che investono direttamente il nostro settore come, per esempio, le criticità sperimentate tuttora con il mercato egiziano a seguito delle tensioni valutarie o le difficoltà sulla strada dell’adozione di regole internazionali per i prodotti fitosanitari. A questi fenomeni occorre rispondere con soluzioni concrete e rapide grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti, incluse le istituzioni”.
L’uva seedless è in forte crescita a livello globale. L’idea di Apofruit di puntare sull’uva senza semi è stata vincente e lo stesso si può dire per albicocche e pesche nettarine. “L’uva senza semi ha riscontrato grande interesse in tutta Europa, con prezzi mai visti, soprattutto sulle varietà a bacca bianca come, per esempio, la Autumn Crisp -racconta Marcello Guidi, export manager di Apofruit-. Trattiamo le mele con la varietà Pink Lady, il kiwi giallo, la cui richiesta si conferma stabile. L’innovazione varietale è estremamente importante per far fronte alle richieste dei consumatori: da un lato migliora la qualità, dall’altro ci consente di garantire stabilità sulla remunerazione. Stiamo lavorando a nuovi progetti varietali, Candine per le mele e la pera Fred che abbiamo con Origine Group”. I principali mercati di Apofruit sono Germania, Inghilterra, Spagna e Francia, in parte anche in Svizzera, Scandinavia. “Il contesto che riguarda l’Oltremare, come Emirati Arabi, Dubai e Sud-Est Asiatico, è invece molto complesso”.
L’uva da tavola, con arancia rossa, rappresenta uno dei prodotti di punta dell’offerta commerciale di Gruppo Barbera (l’80% del volume d’affari è oltre i confini nazionali) che si articola su un paniere comprendente arancia bionda, ficodindia, melagrana, limone e melone retato. “Specifiche scelte strategiche contraddistinguono la nostra offerta (convenzionale o bio) -spiega Alessandro Barbera, fondatore e direttore generale-: 100% produzione siciliana; controllo continuo e costante della filiera produttiva, differenziazione nel packaging attraverso accessori e confezioni curate nei minimi dettagli e sempre più orientate verso il plastic free. Queste continuano a darci, ottimi risultati e ogni anno cresciamo con un incremento medio del 20%”. L’efficienza della logistica e della distribuzione sono sempre più cruciali, come il contenimento dei costi. “Su mercati sempre più dinamici e globali bisogna saper cogliere, con anticipo, segnali sulle tendenze di consumo e sui comportamenti di acquisto per rimanere competitivi. Bisogna essere proattivi: proporre strategie di co-marketing che stimolino la domanda attraverso azioni promozionali e di comunicazione, mettendo in risalto la qualità dei prodotti e il loro legame con il territorio, e che allo stesso tempo siano coinvolgenti per i distributori”.
Per il Gruppo Alegra (che riunisce Alegra, Brio e Valfrutta Fresco, filiali commerciali di Apo Conerpo), l’export è un tassello fondamentale. Spiccano i kiwi, segmento che quest’anno ha visto la prima campagna commerciale con volumi consistenti per Dulcis, il primo kiwi a polpa verde premium 100% made in Italy, le pomacee e le varietà tardive di susine. “Complessivamente i mercati esteri generano il 50% del nostro fatturato” sottolinea Mauro Laghi, direttore generale di Alegra e direttore commerciale di Brio, la “costola” specializzata nel prodotto biologico. Anche per il prodotto biologico i mercati Oltreconfine rivestono un ruolo di primaria importanza. “Il principale Paese di destinazione della nostra ortofrutta bio è la Germania, seguita da Svizzera, Austria e Danimarca. Al contempo, stiamo facendo un buon lavoro anche con alcuni Paesi dell’Est Europa, mercati che pian piano stanno crescendo”. Rilevante anche il segmento delle drupacee, sulle quale il Gruppo Alegra vanta un’elevata specializzazione e volumi importanti, e degli agrumi, con un focus particolare sulle clementine (convenzionali e biologiche). “L’innovazione ha un ruolo centrale, il mercato chiede prodotti sempre più distintivi e di qualità ed è cruciale anche per tutelare il lavoro dei nostri soci”. Tra i prodotti di punta di Naturitalia (altra filiale commerciale di Apo Conerpo), invece è centrale l’uva da tavola che l’azienda commercializza avvalendosi della produzione dei soci concentrati nel Sud Italia, in particolare in Puglia. “Abbiamo registrato ottimi risultati nei Paesi del Nord Europa e dell’Est. Le varietà senza semi, in continua crescita, hanno trainato le esportazioni verso mercati chiave come i Paesi Scandinavi, l’Olanda e la Polonia” fa notare Augusto Renella, export e marketing R&D manager di Naturitalia. Pesche, nettarine, albicocche e susine mantengono buoni livelli di vendita, così come le pere Opera, che registrano volumi disponibili in crescita ma ancora inferiori al potenziale produttivo.
Sul fronte orticole la quarta gamma continua a essere molto apprezzata. Un esempio sono i prodotti dell’azienda veneta L’Insalata dell’Orto, che produce e commercializza ortaggi a foglia di prima e quarta gamma, precursore di questo comparto. “Ancora oggi guidiamo l’innovazione di prodotto e di processo -riflette Sara Menin, product development manager-. La nostra qualità è riconosciuta. L’esportazione di ortaggi a foglia deve avere una logistica ottimale e una perfetta catena del freddo: il nostro controllo di filiera, dal seme allo scaffale, ci permette di essere apprezzati per il livello di servizio in ogni anello della filiera stessa”.
Il mercato tedesco continua a essere il principale sbocco, soprattutto ortaggi a foglia di prima gamma evoluta, che hanno una shelf-life maggiore e si adattano ai trasporti refrigerati sulle lunghe distanze e come packaging lavora prevalentemente con vassoi che permettono una migliore protezione del prodotto e ne preservano quindi la qualità. “Le referenze trainanti sono rucola, spinacino e lattughino, ma c’è una soluzione di nicchia particolarmente apprezzata in Germania: la misticanza con fiori eduli, una referenza che permette di preparare insalate con un tocco di colore e sapori inediti. Vedo opportunità sul mercato francese e spagnolo: piazze, che stiamo esplorando. Sono convinta che le insalate italiane possano trovare spazio in distribuzione, con i consumatori francesi e spagnoli pronti ad apprezzare le nostre proposte, non solo baby leaf ma anche adulte e soprattutto radicchi, specialmente quelli veneti Igp”.
L’Orto di Eleonora, brand dell’Op Agricola Campidanese (una trentina di produttori), principale realtà ortofrutticola della Sardegna, punta a un ampliamento dei mercati e delle produzioni. “Già da qualche anno l’export di angurie e meloni ci sta dando grandi soddisfazioni -fa notare Marco Lotta, responsabile commerciale-. I clienti riconoscono la qualità del prodotto e del servizio che offriamo e per questo motivo ogni anno rinnovano i programmi con noi. Olanda e Germania sono i nostri mercati principali, ma anche la Polonia sta diventando un mercato rilevante e con la nostra logistica copriamo anche Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca e Francia. Il nostro principale obiettivo è implementare l’export invernale con prodotti come il carciofo, il pomodoro camone e il finocchio, in modo da dare continuità di lavoro ai soci e ai dipendenti della cooperativa. Il principale ostacolo che vediamo è che ancora non tutti i clienti hanno capito la necessità di una programmazione che possa rendere meno incerto il lavoro dal punto di vista produttivo, anche se gradualmente sono sempre di più quelli che si impegnano con programmi di acquisto”.
La distribuzione inserisce sempre più a scaffale piatti pronti e La Linea Verde viene scelta anche per la nostra lunga esperienza in questo segmento. Il trend è globale. “I piatti pronti stanno performando molto bene, registrano il segno positivo trasversalmente ai diversi Paesi con un sostanziale consolidamento nel Nord Europa e una più marcata crescita nell’area dell’Est Europa -racconta Antonio Cuomo, direttore commerciale La Linea Verde-. Siamo in una situazione di ‘permacrisi’, il nostro settore è messo a dura prova dai fenomeni atmosferici estremi. Le aziende sono spinte più che mai a investire in ricerca e sviluppo: è fondamentale per la sopravvivenza sul mercato, interno e oltreconfine”. La flessibilità è allora uno dei fattori di successo. “Il fatto di essere un Gruppo fortemente strutturato, con diverse sedi in Europa, ci consente di essere rispondenti, intervenendo velocemente e puntualmente”.
Mele verso il Medio Oriente
Le ultime edizioni di Macfrut svoltesi a Doha, Riyad e a Expo Dubai dimostrano il forte interesse verso il Medio Oriente. “I Paesi arabi sono tra le destinazioni principali delle nostre mele sottolinea Klaus Hölzl, responsabile vendite di Vog-. In particolare gli Emirati Arabi Uniti svolgono anche un’importante funzione di hub verso le destinazioni asiatiche, dove siamo da tempo presenti con le mele Marlene e dove continua ad avere successo RedPop, con le sue caratteristiche di dolcezza e resistenza, mentre Giga, la mela da condividere, cresce soprattutto in mercati che apprezzano calibri più grandi”.
Il successo del caco
Per il Gruppo Alegra, l’export dei cachi vale circa il 30% dei volumi complessivi di questo frutto. “Il caco Loto di Romagna, un vero e proprio dessert naturale al cucchiaio, è in particolare al centro di una riscoperta da parte dei consumatori di Svizzera e Francia” fa notare Mauro Laghi, direttore generale di Alegra e direttore commerciale di Brio. Apofruit registra a Valencia un’esplosione della domanda di cachi.
L’innovazione premia il kiwi
Il kiwi multicolore piace sempre di più e crescono le cultivar prodotte. Apofruit lavora a nuovi progetti varietali, in primis Dulcis, l’innovativo kiwi nato dall’incontro tra la dolcezza del frutto giallo e la freschezza di quello verde. Sempre più richiesto, per Naturalia, è il kiwi a polpa gialla e rossa Jingold.
Italian apples continue to dominate exports
Vertical integration of the supply chain and a network of international partnerships, which includes wholesalers, importers, logistics professionals, and retailers: this is Vog’s strategy to face the challenge of consumption. The apples produced by the Consortium are present in over 75 markets, and the main focus are the European Countries, where the goal is to give each consumer the right apple based on their needs, with brands that reflect values and lifestyles. Klaus Hölzl, sales manager at Vog, explained: ‘Marlene brand, which includes such classic varieties as Gala, Red Delicious, Granny Smith, Fuji and Golden Delicious, is growing in Europe, with a consolidated presence in Spain, where Kanzi, with its energy, also boasts a loyal audience. As the commercial season continues, we see excellent prospects for Cosmic Crisp, which is also gaining ground in Germany. Our assortment also includes Pink Lady, an established brand in many European and non-European Countries’. The latter offer new opportunities for market diversification: in particular, both Middle East and South America are the destinations that have grown the most in recent years.
Melinda products are marketed in many foreign markets, from the American continent, with a significant presence in the USA, Brazil and Colombia, to North Africa and Asia. Luca Zaglio, general manager of Melinda-La Trentina-Apot, told: ‘We have been experiencing positive performances for some time in terms of new varieties, as well as very good results from Golden variety, which continues to represent the central axis of our offer and on which we have made significant investments to further promote its value to consumers, also thanks to a renewed packaging’. Melinda wants to be a brand capable of telling the story of its community, its bond with the territory, and the idea of a sustainable future. This aspect is now at the center of the new Melinda Next Generation brand architecture; this initiative has led to the creation of six different logos in continuity with each other to enhance the different areas of activity of the Consortium, such as promotion of talent, sport, culture, community, and solidarity. However, the global context remains critical. ‘However, there are aspects that we are able to face thanks to our ability to adapt. But there are also more contingent problems that directly affect our sector, such as, for example, the critical issues still experienced with the Egyptian market following currency tensions, or the difficulties on the road to adopting international rules for plant protection products. These phenomena must be responded to with concrete and rapid solutions thanks to the commitment of all the actors involved, including the institutions’.
Seedless grapes are growing strongly globally. Apofruit’s idea of focusing on seedless grapes was a winning one, and the same can be said for apricots and nectarines. Marcello Guidi, export manager of Apofruit, explained: ‘Seedless grapes have attracted great interest throughout Europe, with prices never seen before, especially for such white grape varieties as, for example, Autumn Crisp. We deal with apples, with Pink Lady variety, yellow kiwifruit, whose demand remains stable. Varietal innovation is extremely important to meet consumer demands: on the one hand it improves quality, on the other it allows us to guarantee stability on remuneration. We are working on new varietal projects: Candine for apples and Fred pear, which we have with Origine Group’. Apofruit’s main markets are Germany, England, Spain and France, partly also Switzerland, Scandinavia. ‘The context regarding Overseas sales, such as the United Arab Emirates, Dubai and South-East Asia, is instead very complex’.
Table grapes, with blood orange, represent one of the flagship products of the commercial offer of Barbera Group (80% of its turnover is beyond national borders), which is divided into a basket including blond orange, prickly pear, pomegranate, lemon, and netted melon. Alessandro Barbera, founder and general manager, explained: ‘Specific strategic choices distinguish our offer (both conventional and organic): entirely Sicilian production; continuous and constant control of the production chain, differentiation in packaging through accessories and packages carefully studied to the smallest details and increasingly oriented towards plastic free products. These products continue to give us excellent results and every year we grow, with an average increase by 20%’. The efficiency of both logistics and distribution are increasingly crucial, as is cost containment. ‘On increasingly dynamic and global markets, we need to be able to grasp, in advance, signals concerning consumer trends and purchasing behaviors to remain competitive. We need to be proactive, by proposing co-marketing strategies that stimulate demand through promotional and communication actions, highlighting the quality of the products and their connection with the territory, and at the same time engaging for distributors’.
For Alegra Group (which brings together Alegra, Brio, and Valfrutta Fresco, commercial branches of Apo Conerpo), exports are a fundamental element. Kiwifruits stand out, a segment that this year saw the first commercial campaign with significant volumes for Dulcis, the first premium green pulp kiwifruit entirely made in Italy, pome fruits, and late varieties of plums. Mauro Laghi, general manager of Alegra and commercial director of Brio, ‘offshoot’ specialized in organic products, underlined: ‘Overall, foreign markets generate 50% of our turnover’. Even for organic products, markets beyond the border play a role of primary importance. ‘The main destination Country for our organic fruit and vegetables is Germany, followed by Switzerland, Austria, and Denmark. At the same time, we are also doing a good job with some Eastern European Countries, whose markets are slowly growing’. The segment of stone fruit, too, is relevant; in it, the Alegra Group boasts a high level of specialization and significant volumes, and the same is true for citrus fruits, with a particular focus on clementines (both conventional and organic ones). ‘Innovation plays a central role, the market demands increasingly distinctive and quality products, and it is also crucial to protect the work of our members’. Among the flagship products offered by Naturitalia (another commercial branch of Apo Conerpo), the central one is table grapes, which the company markets using the production of its members concentrated in Southern Italy, particularly in Puglia. Augusto Renella, export and marketing R&D manager of Naturitalia, explained: ‘We have recorded excellent results in Northern and Eastern European Countries. Seedless varieties, which are constantly growing, have driven exports to such key markets as Scandinavia, Holland, and Poland’. Peaches, nectarines, apricots, and plums maintain good sales levels, as it happens for Opera pears, which record growing available volumes, but still below production potential.
As for horticultural products, fourth range products continue to be highly appreciated. The products proposed by L’Insalata dell’Orto, Veneto-based company, which produces and markets fresh and fresh-cut leafy vegetables, a forerunner in this sector, are an example. Sara Menin, product development manager, explained: ‘Even today, we are leading product and process innovation. Our quality is recognized. The export of leafy vegetables must have optimal logistics and a perfect cold chain: our control of the supply chain, from seed to shelf, allows us to be appreciated for the level of our service in every link of the supply chain itself’. The German market continues to be their main outlet, especially for advanced fresh leafy vegetables, which have a longer shelf-life and are suitable for refrigerated transport over long distances, and, as for packaging, this market works mainly with trays that allow for better protection of the product and therefore preserve its quality. ‘Our driving references are rocket, baby spinach, and baby lettuce, but there is a niche solution that is particularly appreciated in Germany: mixed salad with edible flowers, a reference that allows consumers to prepare salads with a touch of color and new flavors. I see opportunities on both French and Spanish markets: we are exploring them. I am convinced that Italian salads can find space in distribution, with French and Spanish consumers ready to appreciate our proposals, not only baby leaves, but also adult ones, and especially radicchio, in particular PGI ones from Veneto’.
L’Orto di Eleonora, a brand of ‘Agricola Campidanese’ PO (about thirty producers), the main fruit and vegetable company in Sardinia, is aiming to expand its markets and production. Marco Lotta, sales manager, told: ‘For some years now, the export of watermelons and melons has been giving us great satisfaction. Customers recognize the quality of both product and service we offer and for this reason they renew their programs with us every year. Holland and Germany are our main markets, but Poland is also becoming a relevant market, and with our logistics we also cover Lithuania, Denmark, the Czech Republic, and France. Our main objective is to implement winter exports with such products as artichokes, Camone tomatoes, and fennel, in order to provide continuity of work to both cooperative’s members and employees. The main obstacle we see is that not all customers have yet understood the need for planning that can make work less uncertain from a production point of view, even if gradually more and more customers are committing to purchasing programs’.
Distribution is increasingly placing ready meals on the shelves, and ‘La Linea Verde’ is also chosen for the long experience in this segment that the company boasts. The trend is global. Antonio Cuomo, sales director of La Linea Verde, told: ‘Ready meals are performing very well, recording a positive sign across the various Countries, with a substantial consolidation in Northern Europe and a more marked growth in the Eastern European area. We are in a situation of ‘permacrisis’, our sector is put to the test by extreme weather phenomena. Companies are pushed more than ever to invest in research and development: it is essential for survival on the market, both domestically and abroad’. Flexibility is therefore one of the success factors. ‘The fact of being a highly structured Group, with various headquarters in Europe, allows us to be responsive, intervening quickly and punctually’.
Apples towards the Middle East
The latest editions of Macfrut held in Doha, Riyadh and Expo Dubai demonstrate the strong interest in the Middle East. Klaus Hölzl, Sales Manager at Vog, underlined: ‘Arab Countries are among the main destinations for our apples. The United Arab Emirates in particular also play an important role as a hub for Asian destinations, where we have been present for a long time with Marlene apples and where RedPop continues to be successful, with its characteristics of sweetness and resistance, while Giga, the apple to share, is growing especially in markets that appreciate larger sizes.
The success of persimmon
For Alegra Group, persimmon exports account for approximately 30% of the total volumes of this fruit. Mauro Laghi, General Manager of Alegra and Sales Director of Brio, explained: ‘Loto di Romagna persimmon, a true natural dessert, is particularly being rediscovered by consumers in Switzerland and France’. Apofruit is recording an explosion in demand for persimmons in Valencia.
Innovation rewards kiwifruits
Multicolored kiwifruits are becoming more and more popular and the cultivars produced are growing. Apofruit is working on new varietal projects, first and foremost Dulcis, the innovative kiwifruit born from the encounter between the sweetness of the yellow fruit and the freshness of the green one. Jingold kiwifruit, characterized by yellow and red pulp, is increasingly requested for Naturalia.