Apofruit, le liquidazioni estive 2024 salgono del 15%

Complessivamente arrivano a 25 milioni di euro, rispetto ai 21,7 milioni dello scorso anno. Incremento dei volumi del 16%. Il bio il 30% del totale conferito

Apofruit, raccolta frutti estivi
Apofruit, raccolta frutta

Numeri molto soddisfacenti per le liquidazioni della frutta estiva di Apofruit, drupacee (ciliegie, albicocche, pesche, nettarine e susine), pere, patate, cipolle e ortaggi di stagione, comunicati ai soci in quattro diverse assemblee, svoltesi a Cerignola, Scanzano Jonico, Aprilia, Vignola e Pievesestina di Cesena. “I conferimenti della campagna estiva 2024 -spiega il direttore commerciale Mirco Zanelli -sono stati pari a 333mila quintali, +16% al 2023. La liquidazione che stiamo erogando in questi giorni è complessivamente di 25 milioni di euro, rispetto ai 21,7 milioni dello scorso anno”.

Maggiore equilibrio nelle produzioni estate/inverno 

Nettarine Solarelli, brand di Apofruit
Nettarine Solarelli

La produzione estiva riguarda per la maggior parte, a seconda delle referenze, gli areali dell’Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Basilicata e Lazio.

“Il comparto dell’ortofrutta estiva, negli ultimi vent’anni, ha sofferto in linea generale una crisi profonda -sottolinea Ernesto Fornari –. Abbiamo registrato sui mercati che è possibile invertire la tendenza e andare verso un riequilibrio delle produzioni, che attualmente vedono un 70% di quota appannaggio delle colture invernali e un 30% di quelle estive. I conferimenti 2024 hanno anche rispettato i programmi della nostra Op per quanto riguarda il biologico e il convenzionale, con il bio che si conferma con un 30% del totale conferito”.

“Il 90% della produzione conferita è risultata essere di prima categoria -aggiungono il presidente Mirco Zanotti, Zanelli e Fornari-.  Apofruit, inoltre, si impegna nel mantenere quattro liquidazioni l’anno. Prima di Natale, tutti i soci avranno già ricevuto quanto spetta loro per i conferimenti estivi, oltre al primo acconto sulla produzione autunno-invernale”.

Le liquidazioni

Passando al dettaglio delle liquidazioni per il convenzionale, le ciliegie di prima categoria nell’area Romagna sono state liquidate a una media di 4 euro il chilo, a Vignola (grazie anche all’Igp) a 4,12 euro il chilo, in Puglia a 4,11 euro. Per le albicocche, in Emilia-Romagna sono stati riconosciuti 1,31 euro il chilo alla extra e 1,08 euro il chilo alla standard; in Puglia, 1,24 €/kg alla extra e 0,90 €/kg alla standard; in Basilicata, 0,91 €/kg alla standard. Le pesche gialle in Emilia-Romagna sono state liquidate a 1,15 €/kg per la qualità extra e a 0,80 €/kg per la standard; in Puglia, 1 €/kg per l’extra e 0,83 €/kg la standard; in Basilicata, 0,94 €/kg la standard. Per le nettarine gialle in Emilia-Romagna sono stati riconosciuti 1,08 €/kg all’extra e 0,80 €/kg alla standard; in Puglia 0,87 €/kg alla standard; in Basilicata 0,77 €/kg alla standard. La performance delle nettarine bianche è stata di 1,23 €/kg per l’extra e 0,90 €/kg per la standard in Emilia-Romagna, nonché di 0,82 €/kg per la standard in Puglia.

Per quanto riguarda le susine (produzione dell’Emilia-Romagna), la Fortune è stata liquidata a 0,56 €/kg, la Crimson Glo a 0,53 €/kg, la TC Sun a 0,61 €/kg, la Stanley a 0,68 €/kg e la President a 0,78 €/kg.  Sul fronte delle pere estive, sempre per l’areale emiliano romagnolo, la Carmen prima categoria 55+ è stata liquidata mediamente a 0,72 €/kg, mentre la Santa Maria a 0,60 €/kg.  Passando ai meloni, al liscio dell’areale emiliano sono stati riconosciuti 1,10 €/kg. Tra gli ortaggi, per le zucchine chiare la media è stata di 0,68 €/kg, per le patate estive novelle al selenio 0,54 €/kg, per la cipolla gialla 0,25 €/kg, per la cipolla bianca 0,35 €/kg, per la cipolla rossa 0,38 €/kg.

Venendo al capitolo della produzione biologica, alle ciliegie della Romagna sono stati riconosciuti 6,36 €/kg, a Vignola 6,34 €/kg, alla Puglia 4,21 €/kg. Proseguendo, alle albicocche dell’Emilia-Romagna sono andati 1,38 €/kg, della Puglia 1,10 €/kg, della Basilicata 1,11 €/kg. Per le pesche gialle dell’Emilia-Romagna il riconoscimento è stato di 0,90 €/kg; 1,03 €/kg invece per le pugliesi e 1,07 €/kg per le lucane. Per le nettarine gialle, 1 €/kg per quelle dell’Emilia-Romagna, 1,12 €/kg per il prodotto pugliese e 1,18 per quello della Basilicata. Per le nettarine bianche, 1,05 €/kg per l’Emilia-Romagna e 1,18 €/kg per la Puglia. Nelle susine, per la Fortune sono stati riconosciuti 0,96 €/kg, per la Crimson Glow 0,90 €/kg, per la TC Sun 0,94 €/kg, per la Stanley 0,83 €/kg e per la President 0,88 €/kg. Tra le pere, sono stati riconosciuti 1,10 €/kg alla varietà Carmen 55+ e 0,96 €/kg alla Santa Maria 55+. Per quanto riguarda gli ortaggi, la cipolla estiva gialla è stata liquidata a 0,45 €/kg, la rossa a 0,55 €/kg, il melone retato a 0,60 €/kg, le zucchine a 0,82 €/kg, il pomodoro ciliegino a 1,60 €/kg, il datterino a 1,98 €/kg e il grappolo a 1,22 €/kg.

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