Brio lancia l’avocado bio made in Sicilia a marchio Alce Nero

Il prodotto premium, varietà Hass, sarà disponibile da metà novembre fino alle fine di febbraio

L'avocado bio di Brio a marchio Alce Nero
L'avocado biologico di Brio a marchio Alce Nero

L’avocado continua a essere la star delle vendite. Per intercettare la richiesta crescente, Brio, azienda del Gruppo Alegra, lancia a scaffale l’avocado bio made in Sicilia a marchio Alce Nero. Il prodotto premium sarà disponibile da metà novembre fino alle fine di febbraio.

Dal 2025 anche le cultivar precoci

Packaging avocado Brio a marchio Alce Nero
Avocado Brio confezionato

Il progetto è stato avviato nel 2023 ma è con questa campagna che i quantitativi hanno cominciato a farsi interessanti anche per la gdo. “L’anno scorso i volumi disponibili hanno consentito di effettuare test commerciali mirati, ma per il 2024-2025 intendiamo garantire una presenza continuativa nei reparti ortofrutta dei nostri clienti” fa sapere il direttore commerciale, Mauro Laghi.

Per questa prima campagna di commercializzazione saranno disponibili frutti della varietà Hass ma già dal 2025 il mercato vedrà un aumento significativo dei volumi e l’arrivo anche di frutti precoci della varietà Bacon: l’obiettivo è di ampliare la disponibilità dell’avocado italiano da ottobre a fine marzo. “Già da quest’anno proporremo diverse soluzioni di acquisto: dalla vaschetta da due frutti al frutto singolo. Siamo pronti a individuare la soluzione migliore in base alle esigenze dei clienti e dei differenti canali di vendita”.

Brio è stata una pioniera della vendita dell’avocado biologico, puntando su questo frutto fin dai primi anni 2000. “Il nostro obiettivo è stato quello di garantire al consumatore un prodotto di qualità elevata e certificata per 12 mesi all’anno: un risultato che abbiamo raggiunto grazie a forniture provenienti dalle aree del mondo più vocate, in primis Spagna e Perù, alle quali oggi si affianca una produzione consistente 100% made in Italy, coltivata in Sicilia (provincia di Catania) e lavorata nei nostri stabilimenti. Al nostro fianco c’è un primo, ristretto, nucleo di produttori, che nel corso degli anni ha deciso di destinare superfici crescenti alla coltivazione dell’avocado biologico”.

 

 

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