Matteo Freddi, con lo Scalogno dell’Emilia puntiamo alla pl #vocidellortofrutta

Arriva a scaffale questa settimana l’innovativo prodotto sviluppato dall’azienda emiliana grazie a un breeder australiano, annuncia il sales manager dell’azienda di famiglia: “Aglio e cipolle sottovalutati, mi piacerebbe sviluppare un progetto di economia circolare”

Lo Scalogno dell'Emilia Freddi Prodotti Ortofrutticoli
Lo Scalogno dell'Emilia Freddi

Dal 1926 Freddi Prodotti Ortofrutticoli è azienda specializzata nella distribuzione delle cipolle fresche, fornitrice di riferimento della gdo e attiva anche sul mercato estero. Tra i prodotti di punta la cipolla Borettana dell’Emilia, diverse varietà di cipolla e patata e lo Scalogno dell’Emilia. Quest’ultimo è un progetto partito anni fa, sempre più consolidato, il cui prodotto arriva a scaffale questa settimana con la classica etichetta viola, come racconta Matteo Freddi, sales manager dell’azienda di famiglia.

Come è nato, con quale obiettivo?

Matteo Freddi, sales manager azienda Fredd
Matteo Freddi, sales manager per l’azienda di famiglia

Cercavo un prodotto differente per forma e gusto, diverso rispetto alla concorrenza, riconoscibile. E che fosse competitivo rispetto allo scalogno francese. Oggi siamo arrivati a un buon livello. È stato avviato diversi anni fa con MK Seeds, breeder australiano, la semente è stata sviluppata in Inghilterra. Abbiamo provato diverse varietà, fino ad arrivare a un test in campo lo scorso anno con cultivar francesi, olandesi e italiane sia nostre sia della concorrenza. E lo Scalogno dell’Emilia si è confermato una cultivar adeguata al nostro areale.

Quali sono i suoi plus?

La varietà si chiama Laval. È semilungo, ricorda quello tradizionale francese; la polpa è rosa, come la buccia, brillante: è accattivante. I terreni argillosi dove è coltivato, quelli dell’Emilia tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia, gli danno più sapore. E quindi unisce anche gusto.

Come sarà la produzione per quest’anno?

Quest’ anno saremo intorno alle 300 tonnellate di scalogno conferito dalla filiera garantita. Viene raccolto nella terza settimana di luglio e si porta a commercio appena avrà completato la sua asciugatura e verrà quindi distribuito da diversi retailer del Nord Italia.  Da alcuni anni è sul mercato con uno suo brand ed etichetta riconoscibile, viola. L’obiettivo era anche sviluppare un prodotto per la private label e per questo motivo voglio tornare a esporre a Marca Fresh per spingere questo prodotto che ha le caratteristiche giuste per assicurare volumi e qualità per la pl.

Come avviene la produzione in campo?

Seguiamo il modello dell’agricoltura integrata: abbiamo fatto la prova del residuo zero ma non abbiamo trovato riscontro dalla gdo. Dopo che è stato asciugato, lo conserviamo in cella a zero gradi fino alla fine della stagione. Siamo riusciti a capire anche che ha una sua  lunga conservabilità e permette di investirci. In Italia è, per esempio, vietato l’uso di un antigerminativo, che è invece registrato per la cipolla, ma che usano abbondantemente nel resto d’Europa e del mondo, per cui siamo in una posizione di sfavore nella lunga conservazione. Lo scalogno da seme ha solo 25 anni come prodotto ed è in continuo miglioramento e si vede nelle performance.

Come è andata la stagione delle cipolle?

Scalogno dell'Emilia Freddi, dal colore rosa
Il classico colore rosa

Molto complicata per il troppo sole bollente ora, mentre precedentemente  c’è stata troppa acqua che le ha fatte ammalare di peronospora. La Borettana è la cartina di tornasole: i danni peggiori si vedono subito, mentre le cipolle dorate e le bianche soffrono leggermente meno. Mi aspetto, comunque, una stagione su cipolle e scalogno con valori e volumi standard: la sbornia della mancanza di cipolle nell’emisfero settentrionale degli ultimi 2 anni non ci sarà. Con le cipolle dorate raccoglieremo fino a dopo Ferragosto in Emilia, mentre altri areali italiani proseguiranno su calendari diversi.

A livello di rapporto con la gdo, come stanno le cose?

Sono prodotti stabili, c’è più tensione sulle patate. Aspettiamo la stagione nel Nord Europa e vedremo a settembre per il discorso listino.

La quercetina è tra i flavonoidi (polifenoli) più attenzionati a livello di ricerca e di questa è ricca per esempio la cipolla. Perché non pensare a progetti di filiera da economia circolare?

Linea cosmetica Freddi Prodotti Ortofrutticoli a base di cipolle
Linea cosmetica Freddi a base di cipolle

Abbiamo grandi potenzialità sulla nutraceutica ma non le sviluppiamo. Il nostro problema è gestire il prodotto come un’industria, valorizzarlo. Anni fa feci una linea di prodotti cosmetici completamente naturali estraendo le proprietà nutrizionali grazie alla collaborazione con il dipartimento di Chimica industriale dell’Università di Bologna e una loro start up.

Ci fu molto scetticismo ma la mia idea era un concept per uscire dalla logica dei soliti schemi di posizionamento del prodotto nella testa dei consumatori: purtroppo non abbiamo visione di futuro come produttori. Bisogna creare un cambio culturale: mi piacerebbe molto sviluppare un progetto di economia circolare che dia lustro a un prodotto assurdamente bistrattato quando invece ha alte proprietà nutritive e salutistiche.

Ho provato anni fa a proporre anche uno scalogno confezionato in monoporzione per la quarta gamma, per permettere a tutti di unire la comodità al sapore, ma non è stato valutato. C’è da dire poi che il consumo medio di cipolle in Italia è molto basso rispetto al resto d’Europa. Basti pensare che il consumo pro capite si attesta su 3,8 kg, 9 in Spagna e oltre in Germania, 33 in Albania e Pakistan. Altri mondi.

 

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