Entra nel vivo la campagna dei pomodori: i prezzi di ciliegini e datterini scendono del 60% su base tendenziale. Prosegue bene la campagna delle albicocche (in entrata la varietà Errani) e delle nettarine. Ancora statica e non ottimale quella di angurie, ciliegie e pesche. Aumentano i quantitativi dei meloni Lisci; al via la nuova campagna delle fragole del Nord Italia.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 3 giugno 2024. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 3 giugno 2024 in PDF cliccando qui
Albicocche: prezzi in timido rialzo
La campagna delle albicocche sta lentamente prendendo il largo, in questa settimana le quotazioni segnano un aumento in alcuni mercati italiani. Terminano alcune varietà come la Mogador, per far spazio a varietà più richieste e con caratteristiche organolettiche migliori, come la Errani. Il clima particolare però non ha ancora aiutato la crescita del frutto e nei mercati sono presenti attualmente i calibri più piccoli. Le pezzature più grandi invece presentano dei prezzi più alti per la minore disponibilità. La domanda è tutt’ora condizionata dal meteo incerto e dai prezzi ancora alti.
Angurie: prezzi in leggero calo
Statico il mercato delle angurie, arrivano sul mercato prodotti non solo provenienti dalla Sicilia, ma anche da altre regioni di produzione. La vendita procede a rilento a causa delle temperature non ancora altissime e le forti piogge in molte regioni italiane. Scende invece il prezzo delle angurie Baby con l’aumentare dei quantitativi.
Ciliegie: prezzi in calo
Ultime battute per le Bigarreau per far spazio alle diverse varietà durone. I prezzi stanno calando a causa della domanda non ottimale determinata dalle alte quotazioni avute fino in questo momento. Non si registrano ancora particolari problemi alla campagna causati dal maltempo. La produzione italiana però, a causa del clima incerto, non ha ancora una presentazione ottimale, sia a livello qualitativo sia di calibrazione. Per questo motivo il prodotto estero si presta a una migliore vendita.
Fagiolini: prezzi in calo
Perdono ancora terreno i fagiolini italiani raccolti a mano. Produzione in costante aumento, proveniente da diverse regioni italiane, maggiormente dal Sud. Domanda che viaggia su buoni livelli grazie al trend inferiore allo scorso anno. L’arrivo delle temperature alte e la fine delle perturbazioni potrebbero spingere ancora di più la produzione causando un ulteriore calo dei prezzi e significativo aumento dei quantitativi. Differente invece la situazione dei fagiolini piatti verdi che seppur con un leggero calo di prezzo, sostano su un livello superiore confrontati allo scorso anno. Ciò è dovuto a una minore presenza di prodotto al momento.
Fragole: prezzi in rialzo
Al via la nuova campagna delle fragole del Nord Italia, principalmente Veneto e Trentino. Questo prodotto presenta dei prezzi di molto superiore alle ultime partite di fragole lucane che stanno mantenendo delle quotazioni inferiori a confronto. La domanda si accentua in vista del weekend grazie al settore horeca, interessato soprattutto dall’arrivo della stagione turistica.
Meloni: prezzi in calo
In questo avvio di settimana si registra un calo dei prezzi dei meloni. La domanda non ancora su alti livelli spinge i prezzi verso il basso. Produzione siciliana che sta man mano terminando per far spazio alle altre produzioni italiane. Aumentano i quantitativi dei meloni Lisci ma non si registra ancora nessun particolare problema alla produzione in Lombardia causati dalle forti piogge. Prezzi in linea col periodo.
Nettarine: prezzi in calo
Buona presenza di nettarine, soprattutto italiane, ciò ha permesso un rapido calo dei prezzi. La domanda sta man mano aumentando con l’arrivo del buon clima e la migliore qualità del prodotto. Produzione italiana affiancata ancora dal prodotto spagnolo che sta man mano terminando, infatti sono ormai finite le nettarine a piccolo calibro.
Pesche: prezzi in deciso calo
Si registra una minor presenza di pesche, sia italiane sia spagnole, rispetto alle nettarine. Ciò viene messo in risalto dalle quotazioni più alte delle pesche rispetto le nettarine, solitamente accade invece il contrario. Anche i prezzi delle pesche segnano un deciso calo, dettato dalla domanda non ottimale. Inizia a mancare il prodotto a calibro piccolo spagnolo, con l’ingresso dei calibri maggiori. Scendono anche le quotazioni di Percoche e Platicarpa che non riscontrano un’alta richiesta.
Pomodori: prezzi in forte calo
La campagna dei pomodori entra nel vivo, introducendo nei mercati quantitativi molto alti, e permettendo così un crollo dei prezzi. La domanda con l’arrivo delle alte temperature scende significativamente. Prezzi molto bassi soprattutto per i ciliegini e i datterini, che raggiungono anche il -60% su base tendenziale.
Zucchine: prezzi in timido calo
Volge al termine ormai la produzione in serra delle zucchine, per far spazio al prodotto coltivato in piena area. In questo momento i quantitativi di quest’ultimo prodotto non sono ancora molto alti, fattore che trattiene ancora le quotazioni su livelli superiori allo scorso anno, questo lento aumento si traduce in un leggero calo dei prezzi, che dovrebbero scendere ulteriormente con la produzione a pieno regime.