Nell’Unione europea un bambino su tre tra i 6 e i 9 anni è obeso. Così l’Europa aumenta i fondi a sostegno delle campagne per una corretta alimentazione da realizzare nelle scuole, portandoli dai 197 milioni di euro dell’anno scolastico in corso a 230 milioni per il prossimo.
Per rafforzare la lotta all’obesità infantile, la Commissione europea ha proposto di unificare sotto lo slogan “Mangiare bene per stare bene” i programmi “Latte nelle scuole” e “Frutta nelle scuole”, proposta che ora passerà al vaglio del Parlamento e del Consiglio Ue.
Nel negoziato sul bilancio Ue sono stati concordati per l’anno scolastico 2014/2015 150 milioni per la frutta e 80 per il latte contro gli attuali 122 e 75. Al momento non è ancora stata fatta l’assegnazione paese per paese dei nuovi fondi. L’Italia ha beneficiato di oltre 20 milioni di euro sul fronte frutta e verdura per gli ultimi due anni scolastici (2012/2013 e 2013/2014), di 18 milioni per il 2011/2012 e di quasi 21 per il 2010/2011. Per il programma sul latte, invece, ha utilizzato circa 2 milioni di euro per il 2011/2012, 1,6 per il 2010/2011 e 2 per il 2009/2010.
La nuova proposta, che semplifica l’utilizzo dei finanziamenti Ue introducendo un regolamento unico, prevede anche un margine di flessibilità sino al 15%, ha spiegato il commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, per poter spostare i fondi dal latte alla frutta secondo le esigenze di ogni paese. Gli stati membri saranno anche liberi di introdurre non solo latte o frutta e verdura fresca nelle scuole, ma anche prodotti derivati o lavorati come yogurt, olio di oliva, miele e così via.
Potrà essere dato più o meno spazio anche all’aspetto didattico, con l’organizzazione di corsi di giardinaggio o visite in fattorie e in campagna, a seconda degli obiettivi specifici fissati dai singoli stati membri.