L’Italia continua a scommettere sull’indoor e vertical farming

Nuovi capitali impiegati, cresce la capacità produttiva. Il climate change e l’adeguamento al green deal sostengono la trasformazione

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Il vertical farming continua a espandersi in Italia, Europa e nel mondo. La verdura a km zero prodotta anche in una metropoli è un plus che attira settori anche diversi. Nel centro di Tokyo Ginza Itoya, catena di negozi di cancelleria, ha dedicato un intero piano di un edificio alla sua farm, dove coltiva insalate servite al caffè del piano superiore. Dagli Usa arrivano però anche segnali negativi, tra fallimenti e difficoltà finanziarie che hanno, per esempio, coinvolto grandi vertical farm. È il caso di AppHarvest, Upward Farms, Kalera, Aerofarms. L’industria dell’agricoltura verticale avrebbe registrato un vertiginoso calo del 91% degli investimenti di capitale di rischio nell’agricoltura indoor su base annua, secondo Pitchbook.  Gli analisti sostengono che il rialzo dei tassi di interesse abbia creato qualche problema agli investitori che a fronte di cospicui finanziamenti chiedono conto magari anticipatamente e vogliano vedere risultati positivi. 

Aumentano gli investimenti nel nostro Paese 

In Italia siamo però ancora in una fase espansiva. Il vertical farming permette di coltivare in ambiente controllato, annullando alcuni rischi come le conseguenze dei cambiamenti climatici, che influenzano il prezzo finale del prodotto. L’Ai poi permette di analizzare una mole di dati rilevati dai sensori in tempo reale, un fattore chiave per prendere decisioni informate. A ottobre 2023 è stata inaugurata a Verolanuova (Bs) la vertical farm di Kilometro Verde, “la più grande d’Europa per metri quadrati coltivati”. Produce Petali, una linea esclusiva di ortaggi a foglia, pronti al consumo. Un’insalata teen leaf di calibro medio, con foglia più spessa, asciutta, consistente e croccante. Un prodotto da seme non trattato, che non necessita di lavaggio. Planet Farms ha da poco annunciato la chiusura di una nuova iniezione di capitale per 40 milioni di dollari a supporto dei piani di espansione della società in Italia e Regno Unito. Parte dei fondi verrà utilizzata per completare la costruzione del nuovissimo stabilimento di Cirimido (Como), che sarà operativo a fine estate del 2024. La nuova struttura avrà una superficie di crescita pari a 20 mila mq, posizionandosi tra le più grandi vertical farm a livello globale. “Con il nuovo impianto di Cirimido prevediamo di triplicare la nostra produzione giornaliera complessiva” afferma Mara Valsecchi, ceo Planet Farms Italia. Attualmente, a livello produttivo, lo stabilimento di riferimento resta quello di Cavenago con 10 mila mq di superficie dove vengono prodotte le insalate e il basilico che viene utilizzato per il pesto.  Piani espansivi anche per Ono Vertical Farming. “Quest’anno, in Germania, abbiamo inaugurato nuovi impianti tecnologicamente avanzati per applicazioni nel Plant Breeding. La nostra crescita si consolida anche grazie ai progetti previsti in Belgio per il 2024” sottolinea Thomas d’Ambrosi, ceo & founder Ono Exponential Farming. Aumentare l’efficienza e la produttività dell’impianto, quadruplicando la produzione è l’obiettivo di Local Green. “Abbiamo sviluppato internamente un sofisticato sistema tecnologico di produzione, operativo da gennaio 2023. L’impianto da 1500 metri quadrati di coltivazione è sito a Cervesina (Pv) ma è già prevista un’espansione di 4 volte, nello stesso stabilimento, nel 2024” annuncia il ceo Paolo Forattini. Anche Agricooltur, una start up che opera nell’ambito delle colture fuori suolo con tecnologia aeroponica e che ha cominciando a distribuire i prodotti nella gdo, investe in nuovi progetti, dopo il primo orto aeroponico in un condominio grazie alla collaborazione con il Gruppo Building, Forrest in Town. “In primavera partiranno i lavori per la costruzione di una serra per la mensa aziendale di EniServizi, a San Donato Milanese, con una capacità produttiva di oltre 500 insalate al giorno, realizzando una produzione a cm zero per i pasti dei dipendenti. Entro il 2024 realizzeremo una serra al Mind (Milano Innovation District, ex area Expo) un sito produttivo al servizio della città e per i residenti dell’area che avrà 60 mila abitanti entro il 2027”, racconta Marco Divià, ceo e founder. Agricola Moderna nel 2023 si è focalizzata nella realizzazione del secondo impianto, che sorgerà ad Agnadello, in provincia di Cremona, tra la fine del 2024 e inizio 2025. “Abbiamo chiuso due importanti operazioni finanziarie che ci hanno permesso di raccogliere 31 milioni di euro, tra quanto ricevuto da Intesa Sanpaolo, con la Garanzia Green di Sace, e dal fondo infrastrutture per la crescita-esg (il Fondo Ipc) gestito da Azimut. Si tratta di un’importante iniezione di liquidità nelle casse della società che permetterà di realizzare una nuova vertical farm in grado di produrre annualmente oltre 900 tonnellate di insalata, in media 2,5 al giorno, di ortaggi a foglia tra insalate teen leaf e aromatiche pronte al consumo” fa notare Pierluigi Giuliani, co-fondatore e ceo di Agricola Moderna.

Switch verso le rinnovabili per diminuire i costi dell’energia

Il vertical farming è una delle tecnologie che più rispondono agli obiettivi del Green Deal: basti pensare al taglio degli agrofarmaci e fertilizzanti, al risparmio d’acqua e di suolo. E alla possibilità di recuperare aree industriali abandonate, portare l’agricoltura nei centri urbani, diminuendo l’inquinamento da logistica e produzione di Co2. Un punto debole è però il consumo di energia e che c’è chi mette in dubbio che non tutte le vertical farm siano sostenibili sul piano energetico e non usino fonti rinnovabili. Attivare sinergie è un meccanismo che consente la riduzione dei costi e maggiore competitività sul piano energetico. Un esempio arriva da Kilometro Verde che è stata affiancata nel progetto da diversi partner: dalla casa sementiera, per una performante scelta varietale, fino a un primario produttore di energia. A oggi dispone di 15 milioni di led. A fronte dell’aumento del costo dell’energia, ha acquistato diversi terreni intorno alla fabbrica, ottenendo un campo agrofotovoltaico da 10 megawatt. “Qui verrà prodotta abbastanza energia per coprire il 30/35% del fabbisogno. Altrettanto verrà fornito da un impianto di tri-generazione con recupero totale dell’energia, oltre che elettrica anche termica. Il restante verrà acquistato dalla rete in energia green” spiega Giuseppe Battagliola, founder e presidente di Kilometro Verde. Va in questa direzione anche Ono Exponential Farming. “I nostri impianti sono stati concepiti per minimizzare il costo energetico grazie a soluzioni brevettate, all’eliminazione di attività operative ridondanti, alla gestione movimentazione flessibile dei vassoi di crescita e al contenimento delle zone di crescita. Gli impianti posso essere alimentati dall’energia solare, garantendo così un impatto ambientale ridotto” fa notare d’Ambrosi. L’automazione è poi uno dei fattori che permette di ridurre i costi. “L’automazione, centrale nel nostro modello, minimizza gli sprechi e ottimizza ogni fase del processo produttivo. Grazie a questa strategia, i coltivatori possono contenere sia l’investimento sia i costi operativi e garantire al consumatore finale un prodotto di qualità superiore a dei prezzi assolutamente concorrenziali soprattutto se paragonati a chi fa uso di tecnologie obsolete nel mondo del vertical farming”. Anche Free-El Green House punta a ad abbassare i costi di produzione attraverso il risparmio energetico idrico, di fertilizzanti e automazione di certi processi produttivi. Attualmente la struttura è di quattro serre, per un totale di 30 ettari in coltura idroponica hi-tech. Ben 220 Km di luci led per la produzione invernale, un sito produttivo 365 giorni l’anno. Entro il 2026, la totalità dell’energia consumata proverrà esclusivamente da fonti rinnovabili. “Il costo dell’energia ha inciso sui costi generali come negli altri settori: quello che abbiamo fatto noi è aver provato, tramite l’autoproduzione, ad abbattere questo costo. Per questo motivo abbiamo installato 3 MW di fotovoltaico e l’anno prossimo prevediamo di installare altri 23MW, includendo sistemi di recupero di acqua piovana -sottolinea il ceo Florian Gostner-. L’energia che utilizziamo proviene in parte dai nostri impianti di biogas adiacenti e, in parte, dall’impianto fotovoltaico attuale in fase di espansione. Con l’implementazione dell’impianto geotermico, ci proiettiamo verso l’indipendenza totale dall’energia proveniente da combustibili fossili. Una volta realizzata, aumenteremo la superficie produttiva, raddoppiandola entro il 2026”. La sostenibilità è il punto di forza di Local Green che punta anche a perfezionare le tecnologie, per sviluppare una completa automazione dei processi e ridurre i consumi di energia. “Siamo in grado di condurre più di 25 cicli di raccolta in un anno, sfruttando l’energia solare autoprodotta per almeno il 50% del totale. E riduciamo del 95% il consumo dell’acqua normalmente utilizzata in campo aperto nell’agricoltura tradizionale. Ogni metro quadro in vertical farming equivale a 350 metri quadri di agricoltura tradizionale” sottolinea Forattini. Planet Farms ha fissato al 2025 il momento in cui l’approvvigionamento energetico dipenderà interamente da fonti sostenibili. Il modello, fortemente automatizzato, ha il vantaggio di un risparmio idrico di oltre il 95% rispetto ai sistemi agricoli tradizionali e di oltre il 90% di suolo. Le strategie di Agricooltur per l’approvvigionamento energetico sono diversificate. “Tutti i nostri sistemi sono totalmente elettrici e alimentabili da fonti rinnovabili, principalmente il fotovoltaico. Il costo dell’energia ha certamente inciso nella gestione dei sistemi produttivi ma ci ha anche offerto la possibilità di adottare delle strategie di riduzione dei costi come, per esempio, invertire il ciclo produttivo giorno/notte modificando gli orari di accensione delle luci in modo da utilizzarla nelle fasce orarie in cui costa meno. Inoltre abbiamo scelto provider di energia che propongono una composizione di mix con più del 50% di fonti rinnovabili. E a differenza del classico vertical farming ci siamo concentrati su sistemi produttivi in serra con al massimo due piani di coltivazione in modo da sfruttare buona parte la luce solare”. Agricooltur ha anche studiato un modello di sviluppo e commercializzazione basato sulla capillarità e modulabilità. “Significa installare sistemi ampliabili al bisogno e produrre vicino al luogo di consumo riducendo al minimo il trasporto e annullando la catena del freddo”. Anche La nuova vertical farm di Agricola Moderna sarà alimentata al 100% da fonti rinnovabili, con un mix tra fotovoltaico e biocombustibili. “La gestione dell’energia totalmente autonoma permette un abbattimento dei costi di produzione. Stiamo poi riducendo l’impatto energetico, grazie all’ottimizzazione costante della nostra produzione. E inoltre, i costi energetici proibitivi del 2022 sono in diminuzione”.

Si ampliano le referenze

Le verdure a foglia continuano a dominare nell’offerta dei prodotti da indoor e vertical farming. La fine del 2023 ha visto l’ingresso sul mercato dell’Iceberg croccante, ma per il 2024 Local Green preannuncia “grandi novità di prodotti e formati”. Il fuori suolo si amplia anche alla mdd, come fa Free-El Green House per il pomodoro, che collabora con la gdo italiana non solo per il prodotto a marchio H2Orto. Ottimi riscontri sono stati ottenuti, in particolare, con la novità Strabena. “Negli ultimi tre anni ci siamo impegnati molto a promuovere le vendite con nostro marchio. In Italia vi sono pochissime aziende che investono in marketing se guardiamo la categoria dei pomodori per il mercato fresco” sottolinea l’ad Florian Gostner. Il Baby Iceberg, presentato prima in edizione speciale a sostegno del progetto Pink is Good di Fondazione Veronesi, e poi inserito stabilmente a scaffale, è anche l’ultima referenza tra le insalate di Planet Farms. “In un momento in cui l’inflazione cresce a due cifre, siamo andati in direzione contraria al mercato, abbassando del 20% il prezzo delle nostre insalate Frescaah e del nostro Pestooh” sottolinea Valsecchi. Agricooltur ricerca sempre nuovi prodotti da immettere sul mercato grazie al costante lavoro del reparto ricerca e sviluppo interno e alle collaborazioni con le principali università italiane per la sperimentazione di nuove colture come gli ortaggi a frutto. Agricola Moderna ha portato sul mercato una nuova tipologia di prodotto, le insalate Teen Leaf, che hanno maggior colore, croccantezza e gusto e sono certificate nickel free. “Attualmente distribuiamo nell’area della Lombardia. Quando svilupperemo maggiori volumi, anche grazie allo stabilimento di Agnadello potremo ampliare il nostro business. Nel futuro c’è anche una diffusione dei nostri prodotti nel resto d’Europa” sottolinea il ceo. Kilometro Verde ha scelto di partire con insalate monovarietà, croccanti e dalla foglia unica. Tra i prossimi obiettivi a breve termine vi è l’ampliamento della produzione con delle misticanze.

Italy continues to bet on indoor and vertical farming

New capital employed, production capacity increases. Climate change and adaptation to the Green Deal are supporting this transformation 

Vertical farming continues to expand in Italy, Europe, and around the world. Local vegetables produced even in a metropolis are a plus that attracts even different sectors. In the centre of Tokyo, Ginza Itoya, a chain of stationery shops, has dedicated an entire floor of a building to its farm, where it grows salads served in the café on the upper floor. However, negative signals are also arriving from the USA, including bankruptcies and financial difficulties, which have, for example, involved large vertical farms. This is the case of AppHarvest, Upward Farms, Kalera, and Aerofarms. The vertical farming industry has reportedly seen a steep 91% drop in venture capital investments in indoor farming year-over-year, according to Pitchbook. Analysts claim that the rise in interest rates has created some problems for investors who, in the face of substantial financing, call to account perhaps in advance and want to see positive results. 

Investments in our Country are increasing 

In Italy, however, we are still in an expansionary phase. Vertical farming allows growing in a controlled environment, avoiding some risks such as the consequences of climate change, which influence the final price of the product. AI then allows analysing a mass of data detected by sensors in real time, a key factor for making informed decisions. In October 2023, ‘Kilometro Verde’ vertical farm was inaugurated at Verolanuova (Brescia), ‘the largest in Europe in terms of cultivated square meters’. It produces Petali, an exclusive line of leafy, ready to eat vegetables. It is medium-sized teen leaf salad, with thicker, drier, firmer, and crunchier leaves. This product is from untreated seed and does not require washing. Planet Farms has recently announced the new capital injection of 40 million USD to support the company’s expansion plans in Italy and the United Kingdom. Part of the funds will be used to complete the construction of the new factory in Cirimido (Como), which will be operational at the end of summer 2024. The new structure will have a growth surface area of 20 thousand sqm, positioning itself among the largest vertical farms worldwide. Mara Valsecchi, CEO of Planet Farms Italia, explained: ‘With our new plant in Cirimido, we expect to triple our overall daily production’. Currently, at a production level, the reference plant remains that in Cavenago, with 10 thousand square meters of surface area, where both salads and basil which are used for pesto are produced. Expansive plans are also planned for Ono Vertical Farming. Thomas d’Ambrosi, CEO & founder of Ono Exponential Farming, underlined: ‘This year, in Germany, we inaugurated new technologically advanced plants for Plant Breeding applications. Our growth is also consolidated thanks to the projects planned in Belgium for 2024’. Increasing the efficiency and productivity of the plant, quadrupling production is the goal of Local Green. Paolo Forattini, CEO, announced: ‘We have internally developed a sophisticated technological production system, operational since January 2023. The 1,500 square meter cultivation plant is located at Cervesina (Padova), but a 4-fold expansion is already planned, in the same plant, in 2024’. Agricooltur, start-up which operates in the field of soilless cultivation with aeroponic technology, and which has begun to distribute its products in large-scale distribution, is also investing in new projects, after the first aeroponic vegetable garden in an apartment building thanks to the collaboration with Building Group, Forrest in Town. Marco Divià, CEO and founder, explained: ‘Work will begin in spring for the construction of a greenhouse for the EniServizi company canteen in San Donato Milanese. Its production capacity will allow over 500 salads per day, creating local production for employee meals. By 2024 we will build a greenhouse at Mind (Milan Innovation District, former Expo area), a production site serving the city and for the residents of the area, which will have 60 thousand inhabitants by 2027’. In 2023, Agricola Moderna focused on the construction of its second plant, which will be built at Agnadello, in the province of Cremona, between the end of 2024 and the beginning of 2025. Pierluigi Giuliani, co-founder and CEO of Agricola Moderna, pointed out: ‘We closed two important financial operations, which allowed us to raise 31 million Euros, received by both Intesa Sanpaolo, with Sace Green Guarantee, and by ESG growth infrastructure fund (the IPC Fund) managed by Azimut. This is an important injection of liquidity into company’s coffers, which will allow us to create a new vertical farm capable of producing over 900 tons of salad annually, on average 2.5 per day, of leafy vegetables, including teen leaf and aromatic ready-to-eat salads’. 

Switch towards renewable energies to reduce energy costs

Vertical farming is one of the technologies that best responds to the objectives of the Green Deal: just think of the cutting of agrochemicals and fertilizers, the saving of water and soil, as well as the possibility of recovering abandoned industrial areas, bringing agriculture to urban centres, reducing pollution from logistics and CO2 production. However, a weak point is energy consumption, and there are those who doubt that not all vertical farms are sustainable in terms of energy and do not use renewable sources. Activating synergies is a mechanism that allows for cost reduction and greater competitiveness in terms of energy. An example comes from Kilometro Verde, whose project was supported by various partners: from the seed company, for a high-performance variety choice, to a primary energy producer. To date, it has 15,000,000 LEDs. Faced with the increase in the cost of energy, it purchased several pieces of land around the factory, obtaining a 10 Megawatt agrophotovoltaic field. Giuseppe Battagliola, founder and president of Kilometro Verde, explained: ‘Enough energy will be produced here to cover 30/35% of needs. The same will be provided by a tri-generation plant with total energy recovery, both electrical and thermal. The remainder will be purchased from the grid as green energy’. 

Ono Exponential Farming also goes in this direction. D’Ambrosi pointed out: ‘Our systems have been designed to minimize energy costs thanks to patented solutions, the elimination of redundant operational activities, flexible handling management of growth trays, and containment of growth zones. The systems can be powered by solar energy, thus ensuring a reduced environmental impact’. Automation is also one of the factors that allow reducing costs. ‘Automation, central to our model, minimizes waste and optimizes every phase of the production process. Thanks to this strategy, growers can contain both investment and operating costs, and guarantee the final consumer a superior quality product at absolutely competitive prices, especially when compared to those who use obsolete technologies in the world of vertical farming’. Free-El Green House, too, aims at lower production costs through saving energy, water, fertilizers, and the automation of certain production processes. Currently the structure consists of four greenhouses, for a total of 30 hectares in hi-tech hydroponic cultivation. We are talking about 220 km of LED lights for winter production, a production site 365 days a year. By 2026, all of the energy consumed will come exclusively from renewable sources. Florian Gostner, CEO, underlined: ‘The cost of energy has affected general costs, as in other sectors: what we have done is trying, through self-production, to reduce this cost. For this reason, we installed 3 MW of photovoltaic power and next year we plan to install another 23MW, including rainwater recovery systems. The energy we use comes partly from our adjacent biogas plants and partly from the current photovoltaic system which is being currently expanded. With the implementation of our geothermal system, we are moving towards total independence from energy from fossil fuels. Once completed, we will increase the production surface area, doubling it by 2026’. Sustainability is the strong point of Local Green, which also aims at perfecting technologies, to develop complete automation of processes and reduce energy consumption. Forattini underlined: ‘We are able to obtain more than 25 collection cycles in a year, exploiting self-produced solar energy for at least 50% of the total. And we reduce by 95% the consumption of water normally used in open fields in traditional agriculture. Every square meter in vertical farming is equivalent to 350 square meters of traditional agriculture’. Planet Farms has set 2025 as the time when energy supply will depend entirely on sustainable sources. Their model, highly automated, has the advantage of saving water by over 95% compared to traditional agricultural systems, and soil by over 90%. Agricooltur’s strategies for energy supply are diversified. ‘All our systems are totally electric and can be powered by renewable sources, mainly photovoltaic. The cost of energy has certainly affected the management of production systems, but has also offered us the possibility of adopting cost reduction strategies, such as, for example, reversing the day/night production cycle and changing the times at which the lights are turned on; so, we can use them in the time slots in which it costs less. Furthermore, we have chosen energy providers that offer a mix composition with more than 50% renewable sources. And unlike classic vertical farming, we focused on greenhouse production systems with a maximum of two cultivation levels in order to exploit a good part of the sunlight’. Agricooltur has also studied a development and marketing model based on capillarity and modularity. ‘It means installing systems that can be expanded as needed and producing close to the place of consumption, minimizing transport and eliminating the cold chain’. The new Agricola Moderna vertical farm will also be entirely powered by renewable sources, with a mix of photovoltaic and biofuels. ‘Totally autonomous energy management allows for a reduction in production costs. We are also reducing the energy impact, thanks to the constant optimization of our production. And furthermore, the prohibitive energy costs of 2022 are decreasing’. 

The references are expanding

Leafy vegetables continue to dominate the offer of indoor and vertical farming products. The end of 2023 saw the entry of crunchy Iceberg salad onto the market, but for 2024 Local Green announced ‘big news for products and formats’. Soilless growing also extends to distributor brand products, as Free-El Green House does for tomatoes, collaborating with Italian large-scale retail trade not only for H2Orto brand product. Excellent feedback was obtained, in particular, for the new Strabena tomato. Florian Gostner, CEO, underlined: ‘Over the last three years, we have worked hard to promote sales under our brand. In Italy, very few companies invest in marketing, if we consider the category of tomatoes for the fresh market’. Baby Iceberg salad, first presented in a special edition in support of ‘Pink is Good project’ proposed by Veronesi Foundation, and then permanently placed on the shelf, is also the latest reference among Planet Farms salads. Valsecchi underlined: ‘At a time when inflation was growing in double digits, we have gone against the market, lowering the price of our Frescaah salads and our Pestooh by 20%’. Agricooltur is always looking for new products to be put on the market, thanks to the constant work of the internal research and development department and the collaborations with the main Italian universities for the experimentation of new crops such as fruit vegetables. Agricola Moderna has brought to the market a new type of product, Teen Leaf salads, which have more colour, crunchiness, and flavour, and are nickel free certified. The CEO explained: ‘We currently distribute our products in the Lombardy area. When we develop greater volumes, also thanks to our plant at Agnadello, we will be able to expand our business. In the future there is also a diffusion of our products to the rest of Europe’. Kilometro Verde has chosen to start with single-variety, crunchy, and single-leaf salads. Among its next short-term objectives, there is the expansion of production with mixed vegetables. 

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