Tra il bio e il convenzionale molti produttori stanno proponendo anche il residuo zero. Per far crescere la visibilità e la distintività di questi prodotti L’Insalata dell’Orto ha aderito a Zero Residui, associazione che ha l’obiettivo di fare sistema.
Una gamma profonda: sei referenze prodotte dai soci dell’Op La Maggiolina
La linea Residuo Zero dell’Insalata dell’Orto è una novità 2023, presentata in occasione dell’ultima edizione del Macfrut. La gamma si compone di sei referenze prodotte dai soci di Op La Maggiolina e certificati da Bioagricert: Valeriana, Lattughino, Misticanza (lattughino biondo e rosso, spinacino, rucola e valerianella), Rucola, Mesclun (lattughino biondo e rosso) e Mix Orientale (rucola, spinacino, red chard, bull’s blood), tutte proposte in vassoi da 100 grammi. I mix e le monovarietà residuo zero sono disponibili sia come come prima gamma confezionata, sia come quarta gamma.
“C’è bisogno di fare cultura su questo metodo di produzione all’interno di tutta la filiera -spiega Sara Menin, product developer manager L’Insalata dell’Orto-. Facendo squadra, poi, è più facile interloquire con la filiera stessa, dal mondo agricolo alla gdo. Crediamo nel residuo zero e lo abbiamo scelto come metodo di coltivazione per dare un plus alle nostre produzioni convenzionali. Ci piace offrire ai nostri partner e ai consumatori un’ampia possibilità di scelta, che va dal biologico al convenzionale, al residuo zero.
Sicurezza alimentare e sostenibilità sono valori che fanno parte del Dna dell’Insalata dell’Orto. I nostri prodotti residuo zero arrivano dalle coltivazioni a lotta integrata dei soci dell’Op La Maggiolina, dove vengono seguite buone pratiche agricole e dove la sostenibilità e il completo controllo di filiera sono ulteriori garanzie che offriamo ai nostri partner”.