Andamento prezzi ortofrutta al 2 gennaio

In calo le quotazioni di arance, carciofi, cavolfiori, lattughe, melanzane, pomodori e zucchine; in rialzo le clementine. Stabili i mandarini

Dopo Natale i prezzi di molti prodotti ortofrutticoli risultano in calo
Dopo Natale i prezzi di molti prodotti ortofrutticoli sono in calo

Le temperature sopra la media stagionale non favoriscono la domanda di diverse produzioni invernali, a cominciare dalle arance. Domanda statica per i mandarini, con la scelta dei consumatori che va verso altri agrumi, come le clementine, soprattutto dalla Calabria. Continuano a scendere i prezzi delle zucchine, con un’elevata disponibilità di prodotto per le zucchine scure. Quotazioni in discesa anche per carciofi e cavolfiori.

Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 2 gennaio 2023. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.

Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 2 gennaio 2023 in PDF cliccando qui

Arance: prezzi in leggero calo

Nuovi cali per i listini delle arance Tarocco mentre restano stabili su bassi livelli i prezzi per le Navelina. La produzione continua a pieno regime ma le temperature sopra la media non favoriscono il consumo.

Carciofi: prezzi in discesa

La domanda di carciofi non registra aumenti significativi, fattore che ha determinati un netto calo dei prezzi sia su base settimanale che annuale. La campagna procede regolarmente nelle regioni del meridione, come Puglia e Sicilia per il violetto senza spine.

Cavolfiori: prezzi in calo

Scendono anche i prezzi dei cavolfiori, soprattutto il bianco che è presente con alti quantitativi nei mercati a fronte di una domanda bassa. Le temperature relativamente alte favoriscono la produzione.

Clementine: prezzi in timido rialzo

Procede regolare la campagna delle clementine che spuntano un leggero rialzo per effetto di un aumento della domanda e della qualità, soprattutto il prodotto proveniente dalla Calabria che è maggiormente richiesto. Prezzi più alti rispetti a dodici mesi fa.

Lattughe: prezzi in calo

Ancora una contrazione per le quotazioni delle lattughe che raggiungono bassi livelli. La domanda viene pienamente soddisfatta dall’alta produzione. Meno disponibile la lattuga romana.

Mandarini: prezzi tendenzialmente stabili

Sostanziale stabilità per i mandarini, con un calo dei prezzi che si registra soltanto nel mercato di Torino. Domanda, in prevalenza statica, è però diretta perlopiù verso altri agrumi. Fattore questo che congiuntamente ad una buona disponibilità di prodotto trascina le quotazioni su livelli inferiori rispetto la campagna precedente.

Melanzane: prezzi in calo

Dopo il forte rialzo delle settimane precedenti, le melanzane registrano un calo che porta le quotazioni su livelli inferiori rispetto la media del periodo. Ciò è attribuibile a una domanda che stenta a decollare a fronte di una buona disponibilità del prodotto in serra, principalmente siciliano.

Pomodori: prezzi in leggero calo

I pomodori, soprattutto le varietà rosse, registrano un timido calo dei prezzi, in particolare datterini e piccadilly che si portano su una fascia di prezzi di molto inferiore alla media del periodo. Resistono i pomodori verdi e i ciliegini che seppur presenti non in quantità altissime soddisfano pienamente la domanda. In calo anche il prezzo del pomodoro tondo rosso a grappolo dopo la scarsa disponibilità emersa nei mesi precedenti che aveva determinati prezzi alti.

Zucchine: prezzi in ulteriore calo

La domanda delle zucchine stenta a riprendersi causando un ulteriore calo dei prezzi. Quotazioni che risultano basse anche in termini tendenziali. Si segnala un’elevata disponibilità per le zucchine scure.

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