Cresce a doppia cifra il comparto plant-based: +9,9% nel 2021 (ma rallenta a +0,7%. nei primi 6 mesi del 2022) secondo i dati Iri diffusi dal Gruppo prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food in occasione del World Vegetarian Day.
Le categorie più performanti
Nel 2021, dicono i dati Iri, i burger e piatti pronti vegetali hanno raggiunto quota +24,6%; le bevande vegetali +9,6%; i prodotti al cucchiaio con fermenti lattici + 5,8%; le salse e i condimenti + 13,7%.
Stando anche ai dati resi noti dall’ultimo Rapporto Coop 2022, alcuni specifici segmenti hanno segnato un vero e proprio boom: +108% le vendite di salumi veg (primo semestre 2022 rispetto al primo semestre 2019); e tra le bevande vegetali, scelte oggi da 22 milioni di italiani, quelle a base di avena registrano la crescita più consistente (+24,7%). Il 16% degli italiani dichiara, inoltre, di voler aumentare ulteriormente l’acquisto dei prodotti con proteine vegetali nei prossimi 6-12 mesi.
Italiani flexitariani: 22 milioni di consumatori
Come rivela la prima ricerca italiana sui plant-based, condotta da Bva-Doxa per il Gruppo prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food, 1 italiano su 2 (54%) afferma di acquistare già prodotti a base vegetale: il 21% abitualmente, il 33% occasionalmente. Vengono consumati soprattutto a casa (dal 58% degli user), ma più di 2 su 10 (22%) li sceglie sia a casa sia al ristorante.
“Negli ultimi anni i prodotti a base vegetale hanno conquistato moltissime famiglie, raggiungendo circa 22 milioni di consumatori -dichiara Salvatore Castiglione, presidente Gruppo prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food-. I prodotti a base vegetale coprono ormai moltissime categorie merceologiche, con un’offerta che asseconda i gusti di tutti e si inserisce in ogni momento della giornata”.