Investimenti per 50 milioni di euro, con l’obiettivo di promuovere un modello di business basato sull’agricoltura digitale e l’esportazione entro il 2027 dell’80% della produzione verso mercati target tra i quali l’Italia. È il piano di Veracruz Almonds, azienda fondata nel 2017 dall’amministratore delegato David Carvalho per la produzione di mandorle premium delle varietà mediterranee Belona, Soleta, Avijor e Guara, sia in guscio che lavorate.
Un nuovo stabilimento per sgusciatura ed essiccazione, 11 milioni di euro per la tecnologia digitale
Veracruz Almonds, 1300 ettari di frutteto a Fundão e Idanha-a-Nova, nel cuore del Portogallo, utilizza le più avanzate tecnologie. Veratech, in particolate, è il braccio tecnologico del gruppo, che applica le soluzioni di smart farming, blockchain, intelligenza artificiale e machine learning. Ben 11 milioni di euro l’investimento da qui a cinque anni in tecnologia per ridurre la scarsità idrica, contrastare i patogeni, sostenere la biodiversità e adottare un modello di economia circolare.
Veracruz Almonds è il più grande distretto mai realizzato, la cui prima fase (circa 26,3 milioni di euro) è stata riconosciuta dal governo portoghese come Progetto di potenziale interesse nazionale e giungerà alla piena produzione degli ettari coinvolti entro il 2027. Entro il prossimo anno, inoltre, l’azienda ha previsto un ulteriore investimento per 13,5 milioni di euro per dotarsi di un nuovo stabilimento, a Idanha-a-Nova, per la sgusciatura e l’essiccazione.
Veracruz Almonds, certificata Globalgap e per la produzione integrata, è presente nei canali horeca e industria alimentare.