Una fiera che non si è mai fermata nel periodo pandemico, trovando via via le soluzioni per rispondere al meglio alle esigenze sanitarie e di messa in contatto degli operatori della filiera, Macfrut è infatti passata dall’edizione completamente virtuale nel settembre del 2020 a quella ibrida con la forte componente in presenza di settembre 2021 per tornare ora al consueto periodo di inizio maggio, puntando ancor di più agli aspetti differenzianti, a partire dalle aree tematiche dinamiche, senza dimenticare il connotato di internazionalità della fiera, che ha un focus su aree geografiche specifiche come Africa e Sud America e paesi dell’Est Europa.
“Quest’anno puntiamo molto sulla presenza fisica e questo tipo di manifestazione piace molto alle medie aziende -dice Renzo Piraccini, presidente di Macfrut-, la vera sfida è parlare a loro di innovazione per riuscire a stare sul mercato, giocarsi la loro partita senza per forza finire in pasto a grossi fondi di investimento, che soffrono, viste le dinamiche di prezzi in atto sia in produzione, packaging e trasporti”. Resta la sinergia con il Cibus, la fiera del food che nei primi giorni di maggio a Parma, “Ci organizzeremo con una navetta per portare i buyer anche a Rimini”, commenta Piraccini.
La diversità di Macfrut si ritrova anche nella specializzazione delle varie aree, “Abbiamo selezionato un team di esperti -continua Piraccini- che le organizzano sia nella parte di conferenze sia per quella dinamica. Quest’anno per esempio nel Simposio International Cherry (Ics) nel ceraseto c’è un team composto dalle università di Modena-Reggio, Bologna e Politecnico delle Marche che sono i motori del simposio internazionale che avrà una parte dinamica con nuove varietà ma anche sistemi di coperture e tecnologie. Questo si ritrova anche nelle altre aree tematiche come Acqua Campus, Smart Agricolture e Plastiche biodegradabili. Lo spazio totale per le aree dinamiche, di circa 1.600 mq, è cresciuto rispetto agli scorsi anni, ma visto il forte interessamento delle aziende è possibile che si possa pensare ad aumentarlo ancora”.