Ancora in forte aumento i prezzi delle zucchine: il rialzo del prodotto nazionale traina anche quello del prodotto importato dal Marocco. In chiusura la campagna delle arance bionde della cultivar Navelina, mentre calano le quotazioni dl Tarocco. Prezzi in discesa per diversi prodotti ortofrutticoli, come è tipico del periodo di metà gennaio, a cominciare dal carciofo, seguito da cavoli broccoli, cime di rapa, kiwi e radicchio.
Grazie all’accordo con Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati pubblichiamo la rilevazione dei prezzi dell’ortofrutta presso i mercati all’ingrosso al 17 gennaio 2022. Qui di seguito una sintesi delle principali tipologie di frutta e ortaggi in commercio. Nel pdf scaricabile trovate il dettaglio dei grafici e i rilevamenti sulle principali piazze italiane: Milano, Bologna, Padova e Roma.
Scarica i prezzi dell’ortofrutta in Italia al 17 gennaio in PDF cliccando qui
Arance: prezzi in calo
In leggero calo le quotazioni per le arance Tarocco che però restano superiori rispetto l’anno precedente. È aumentata la domanda ma vi è ampia disponibilità di prodotto. Procede regolare su alti livelli la campagna siciliana. Da segnalare anche le ultime battute per le arance bionde della cultivar Navelina con prezzi in calo, complice la domanda che si sta spostando sul prodotto rosso.
Carciofi: prezzi in netto calo
Come accade tipicamente a gennaio, il prezzo dei carciofi è sceso su livelli bassi nonostante la minore disponibilità causata delle gelate. Sono presenti tutte le varietà, dal violetto, al tema al romanesco, quest’ultimo in arrivo nelle ultime giornate proveniente principalmente dalla Sardegna.
Cavoli broccoli: prezzi in calo
Domanda stagnante per i cavoli broccoli a fronte di una buona disponibilità di prodotto. I prezzi stanno scendono su livelli bassi.
Cicoria: prezzi in calo
Tornano su livelli normali le quotazioni delle cicorie. Si rileva un trend leggermente superiore per le puntarelle, che registrano una diminuzione delle quotazioni sulla piazza di Torino.
Cime di rapa: prezzi in calo
Anche per le cime di rapa si registra un calo delle quotazioni, con una domanda che si mantiene sottotono a gennaio, nonostante la buona qualità del prodotto per effetto delle temperature rigide.
Clementine: prezzi in aumento
In risalita le quotazioni delle clementine, complice un aumento della domanda, tipico del mese di gennaio. Su base tendenziale, i prezzi sono leggermente inferiori rispetto un anno fa. In particolare, hanno inciso l’elevata disponibilità di prodotto e la qualità non ottimale dovuta alle temperature sopra la media durante la maturazione del frutto.
Kiwi: prezzi in calo
Timido calo per i kiwi nazionali non a marchio Zespri con una domanda non su alti livelli. Neanche la disponibilità è tuttavia particolarmente ampia. È presente anche prodotto greco, meno richiesto, che evidenzia un calo rispetto la settimana precedente pur mantenendosi su livelli superiori rispetto l’annata scorsa.
Mele: prezzi tendenzialmente stabili
Prezzi perlopiù stabili per le mele italiane. Su base annua le quotazioni risultano superiori rispetto dodici mesi fa nella maggior parte dei mercati, complice i problemi alle colture causati da eventi climatici avversi.
Pere: prezzi stabili
Non si registrano particolari variazioni per le pere che continuano a viaggiare su un trend altissimo a causa della bassa disponibilità di prodotto. I prezzi hanno raggiunto livelli anche superiori al 70% rispetto l’anno precedente per alcune varietà, fra tutte l’Abate fetel.
Radicchio: prezzi in calo
Calano le quotazioni del radicchio, caratterizzato da una domanda su bassi livelli. Scendono i prezzi per la varietà tardivo del veneto mentre mostrano una maggiore stabilità il tondo rosso e lungo precoce. Sta per terminare la produzione del semilungo con quotazioni nella media.
Zucchine: prezzi in forte aumento
Quotazioni in aumento per le zucchine, andamento su cui ha inciso la minore disponibilità di prodotto e l’aumento del costo di gestione per il prodotto in serra determinato dalle temperature rigide invernali. La domanda risulta regolare su buoni livelli. Da segnalare come l’aumento dei prezzi del prodotto nazionale stia trainando anche le quotazioni del prodotto importato dal Marocco.