Al via la campagna delle fragole biologiche di Brio, commercializzate a marchio Alce Nero. Saranno disponibili nella grande distribuzione fino a giugno, vendute in cestini da 250 grammi e nel pack da 300 grammi. Si parte con la varietà Sabrina proveniente da Basilicata e Campania.
ll mercato delle fragole bio confezionate vale 3,5 milioni di euro
![Mauro Laghi, responsabile commerciale di Brio](https://www.freshpointmagazine.it/wp-content/uploads/sites/37/2021/03/Mauro-Laghi-responsabile-commerciale-Brio-207x300.jpg)
“Grazie all’investimento su vari areali di produzione Brio ha diversificato le zone di coltivazione italiane, allungando la finestra commerciale per le fragole bio, provenienti da Basilicata, Campania, Emilia-Romagna e Veneto, zone tradizionalmente vocate per questa referenza– spiega il responsabile commerciale Mauro Laghi-. La campagna delle fragole biologiche proseguirà pertanto fino a inizio giugno nel giusto rispetto della stagionalità del prodotto”.
![Luca Zocca, marketing communication consultant di Brio](https://www.freshpointmagazine.it/wp-content/uploads/sites/37/2021/03/Luca-Zocca-Marketing-communication-consultant-Brio-192x300.jpg)
Dopo la frenata durante il primo lockdown 2020 il mercato delle fragole, che vive un momento di grande fermento anche in chiave di miglioramento genetico, punta a tornare a crescere. Quello delle fragole biologiche confezionate vale circa 3,5 milioni di euro a livello nazionale nei canali Iper, Super e Libero Servizio. “Lo scorso anno, complice la pandemia che ha orientato gli acquisti verso referenze percepite come più essenziali e dalla shelf-life maggiore, la richiesta di fragole è stata più ridotta della media ma confidiamo in una ripresa dei consumi per la campagna 2021”.
Buone aspettative derivano anche dal binomio ambiente-salute sempre più forte driver di consumo. “Le qualità salutari delle fragole sono innumerevoli -ricorda Luca Zocca, marketing communication consultant di Brio -: l’alto contenuto di polifenoli, potassio e fibre è utile per la prevenzione delle patologie cardiache. E non va trascurata l’elevata presenza di antiossidanti e di oligoelementi, oltre, naturalmente, a essere ricche di vitamina C”.