Dalla zucca con sapore di castagna (Zuccurì) al ciliegino a forma di cuore (Tomatoberry), al ciliegino verde: Tokita, azienda sementiera giapponese con oltre un secolo di storia, punta a coinvolgere una serie di produttori italiani nella coltivazione di varietà di alta qualità. “Il Giappone ha un livello di cultura prodotti molto alto: sia genetica sia per la coltivazione. Noi vogliamo portare queste varietà in Europa e trovare interlocutori e coltivatori che sposino il progetto Oishi Nippon Project” racconta Carlo Vittucci, agronomo e responsabile vendite per Tokita Sementi Italia.
Qual è l’obiettivo di Tokita?
L’azienda sementiera, rimasta familiare, è nata oltre cento anni fa e svolge ricerca su nuove varietà: il Giappone ha un livello di cultura prodotti molto alto: sia genetica sia per come vengono coltivati. Noi vogliamo portare queste varietà in Europa e trovare interlocutori e coltivatori che sposino il progetto.
Parliamo del progetto Oishi Nippon Project.
Significa “le cose deliziose che vengono dal Giappone”. Abbiamo inserito una serie di specialità che vanno però “guidate per mano”. Finora abbiamo offerto commodity: abbiamo voluto sfidare le difficoltà di mercato che coltivatori e operatori affrontano quotidianamente proponendo il meglio della cultura giapponese e far fare un salto di qualità.
Abbiamo standard qualitativi diversi: siamo tra le pochissime aziende al mondo ad avere, per esempio, un ciliegino verde, dolcissimo e non acido: serve spiegarlo per promuoverlo. Questo ci ha spinto al progetto.
Quali prodotti contempla il progetto?
Il prodotto più conosciuto in Europa, oltre al Tomatoberry, è il Fioretto, un cavolfiore dagli steli allungati e buonissimo da mangiare. È già commercializzato da Tesco, Marks & Spencer in UK: ora lo produciamo anche in Sicilia e Valfrutta lo sta facendo conoscere anche in Italia. Ha avuto molto successo nel Nord Europa: da dicembre sarà in 170 punti di vendita di una catena della Gdo svizzera.
Stiamo lavorando con successo con le zucche. Con Zuccurì abbiamo coinvolto alcuni dei produttori più importanti del Nord Italia, da RK Growers a Fornari, a Bassani. Produttori che fanno già altissima qualità. Nella prossima stagione avranno qualche ettaro ciascuno: vuole essere un lancio prodotto importante. Vogliamo che si crei un club per attivare sinergie.
Che cosa ha di particolare Zuccurì?
È una zucca poco acquosa, farinosa. Si mangia con la buccia che conferisce proprio al prodotto il tipico retrogusto di castagna. È molto dolce, di pezzatura standard (1,8-2,2 Kg), ha colore verde scuro molto accattivante. Vogliamo lavorare in questo segmento che finora è stato popolato da varietà ‘commodity’ e che in Italia è legato solo a determinate zone. Zuccurì è marchio di proprietà Tokita. Quest’anno è stato il primo in cui abbiamo coltivato 40 mila di questi semi con ottimi risultati.
Vogliamo differenziarci con target qualitativo diverso. Al momento uno dei nostri partner sta seminando in Senegal per avere un calendario più ampio e nel 2021 i produttori coinvolti saranno non più di cinque-sei. Il nostro obiettivo è avere disponibilità da febbraio a dicembre di questa zucca gourmet.
Quali altri prodotti comprende il catalogo?
Una rapa bianca, Tokyo Silky Sweet: una perla di seta, un’altra scommessa. Non sa di rapa: sembra una zucca molto dolce. A Fruit Logistica è sempre stata offerta con le composte di frutta con grande successo. Altro prodotto interessante è un peperoncino, Sishito, di sei, sette centimetri, dolce, dall’aroma particolarissimo. Viene coltivato anche in Sicilia e sta avendo successo in Spagna, dove è già conosciuta una tipologia similare, Padron.
C’è poi Fioretto, un cavolfiore dallo stelo allungato; Saku Saku, un cavolo cappuccio molto buono e apprezzato in Giappone. Poi il pomodoro verde, Sungreen, e quello a forma di cuore, Tomatoberry, rosso brillante con un sapore eccezionale. In particolare sulla linea Tomatoberry Tokita ha fatto passi da gigante, riuscendo oggi a offrire versioni del primo prototipo con un’ottima LSL e presentazione/raccolta anche a grappolo oltre che a frutto singolo.
Qual è la destinazione dei vostri prodotti?
È un percorso: si parte con l’Horeca, i ristoranti giapponesi di alto livello. Per poi allargarsi alla Gdo che punta alla qualità, all’unicità dell’offerta. Sono prodotti Premium.