Per la prima volta nella storia di scambi decennali con il Medioriente, i prodotti Solarelli, marchio di qualità di Apofruit Italia, sono partiti su aerei cargo per il mercato degli Emirati Arabi. “I pro sono tanti, a partire dai volumi inviabili, almeno il doppio dei quantitativi trasportabili su un aereo di linea, ossia circa 12 tonnellate. Pertanto non c’è alcun vincolo a ripetere l’esperienza con altri Paesi e altri prodotti”.
Mirco Zanelli, direttore Commerciale Apofruit, esprime soddisfazione sul fronte export. Ma l’allarme arriva dal mercato interno dopo gli exploit del periodo critico del lockdown. “L’avvio della campagna primavera-estate è stato più complicato: tra le ragioni probabili il cambiamento delle abitudini di consumo, che sta determinando una minore frequenza di acquisti”. Le gelate primaverili hanno poi ridotto la disponibilità di frutta estiva del 50% e fino all’80% per l’areale romagnolo.
Aerei cargo per inviare pesche e nettarine negli Emirati Arabi: è una soluzione che adotterete anche per altri Paesi o prodotti?
È una soluzione che abbiamo testato in questo specifico momento in cui la frequenza dei voli passeggeri è radicalmente calata. E si è rilevata un’esperienza positiva. Di certo i pro sono tanti, a partire dai volumi inviabili, almeno il doppio dei quantitativi trasportabili su un aereo di linea, ossia circa 12 tonnellate. Pertanto non c’è alcun vincolo a ripetere l’esperienza con altri Paesi e con altri prodotti.
D’altro canto l’aspetto positivo dei voli di linea è ovviamente la maggiore frequenza. Riuscendo a spedire più volte a settimana, garantiamo una maggiore freschezza dei prodotti che arrivano al punto vendita.
Come sta andando l’export di Apofruit in questa prima fase del 2020?
L’andamento delle vendite all’estero è positivo, sia sul convenzionale sia sul biologico. Sul finale della campagna invernale l’emergenza sanitaria ha dato una spinta importante, in termini di volumi e di valore, ad alcuni prodotti a bassa deperibilità.
L’avvio della campagna primavera-estate è stato più complicato: tra le ragioni probabili il cambiamento delle abitudini di consumo che sta determinando una minore frequenza di acquisti e un calo delle vendite alla ristorazione e nelle aree turistiche.
Guardiamo all’Italia, com’è la produzione della frutta estiva quest’anno?
Le gelate tardive di fine marzo e inizio aprile hanno ridotto le disponibilità di frutta estiva complessivamente del 50%: se guardiamo al solo areale romagnolo tocchiamo anche l’80%.
Sono previste novità a marchio Solarelli?
Apofruit Italia è da sempre azienda attenta all’innovazione, sia varietale che di prodotto e di processo. In Apofruit si è sempre stati attenti alla salvaguardia dell’ambiente e del consumatore, argomenti oggi più che mai al centro dell’attenzione.
Ed è proprio in quest’ottica che, già dalla scorsa campagna kiwi, stiamo commercializzando alcuni nostri prodotti a marchio Solarelli in confezioni riciclabili al 100% nella carta. Si tratta, per la campagna estiva, di vassoi 4 frutti per pesche e nettarine, confezioni destinate sia al mercato interno che estero.
Dal punto di vista dei prodotti, prosegue lo sviluppo delle nostre linee dedicate come Le chicche di Natura e i Buoninsieme e stiamo testando una nuova varietà di mini peperoni senza semi. In Apofruit siamo convinti che l’innovazione è imprescindibile: ha dei costi che vanno visti in ottica di investimento per il futuro.