E’ proprio in momenti delicati come questo che bisogna garantire la stabilità dei prezzi lungo l’intera filiera per evitare ogni possibile speculazione a danno dei consumatori e dei produttori. Lo sostiene la Coldiretti commentando i dati Istat sull’inflazione di febbraio 2020, vale a dire nella fase iniziale dell’emergenza Coronavirus. Dati che evidenziano una sostanziale stabilità dei prezzi alimentari (+0,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Va, insomma, tutelato l’approvvigionamento di tutti, e con una equa distribuzione del valore lungo la filiera evitando rincari al consumo e ribassi ingiustificati alla produzione.
Calo a due cifre per i vegetali
A preoccupare, tra gli altri, sono i prodotti freschi, in particolare i vegetali che nelle quotazioni all’origine registrano un brusco calo a due cifre, al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro delle imprese. In questo contesto, dunque, è stato particolarmente gradito il richiamo alla responsabilità di tutti fatto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che non ha escluso “l’impiego della Guardia di Finanza per intervenire contro i comportamenti speculativi di chi impone prezzi fuori mercato o lucra condizioni di vantaggio nelle produzioni di beni di prima necessità”.
Nonostante l’emergenza Coronavirus, sono oltre tre milioni gli italiani che continuano a lavorare nella filiera agroalimentare, dalle campagne all’industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione.