Ecovio M 2351, i teli per pacciamatura diventano biodegradabili

Da Basf un'innovazione che non guarda solo alla sostenibilità ma anche a una maggiore produttività

Ecovio M 2351, prodotto da Basf, è stato il primo materiale a essere certificato biodegradabile in suolo a norma dello standard europeo DIN EN 17033
Ecovio M 2351 è stato il primo materiale a essere certificato biodegradabile in suolo a norma dello standard europeo DIN EN 17033

La sostituzione dei prodotti in plastica più inquinanti con materiali eco-compatibili coinvolge anche i teli per pacciamatura per il controllo di piante infestanti. Un esempio è ecovio M 2351 prodotto da Basf, certificato biodegradabile. Una soluzione non solo sostenibile, ma in grado di aumentare anche la produttività delle colture.

Che cos’è ecovio M 2351  

Ecovio M 2351  è composto da copoliestere biodegradabile, polibutilene-adipato-tereftalato (PBAT) ecoflex e da altri polimeri biodegradabili ottenuti da materie prime rinnovabili. Il vantaggio è che il telo può essere lasciato nel terreno dopo il raccolto, a differenza del prodotto tradizionale in polietilene che deve essere rimosso  in quanto i residui di microplastiche rischiano di penetrare nel terreno. Ecovio M 2351 diventa, infatti, cibo per i microbi del suolo che estraggono il carbonio dal polimero.

Non solo controllo da piante infestanti: la produzione di pomodori può aumentare del 50%

I teli per pacciamatura ecovio M 2351 migliorano il controllo delle piante infestanti, dando maggiore resistenza alle micosi; aumentano lo sviluppo delle radici, riducono il consumo d’acqua. Possono favorire l’incremento della produzione di pomodori tra il 15 e il 50% e le colture accrescono il grado Brix. Introdotto sul mercato nel 2012, Ecovio M 2351 è stato il primo materiale a essere certificato biodegradabile in suolo a norma dello standard europeo DIN EN 17033. “Aiutiamo gli agricoltori di numerosi Paesi a utilizzare teli da pacciamatura di ecovio”, afferma Dirk Staerke, marketing biopolymers for agriculture di Basf.

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