Diventano più semplici le procedure di GlobalG.A.P., uno degli standard di certificazione volontario delle buone pratiche agricole più diffuso e riconosciuto. Le nuove linee guida nazionali sono applicabili dal primo agosto. L’Italia è tra i primi Paesi ad averle ottenute grazie al gioco di squadra dei componenti del Gruppo Nazionale di Lavoro, coordinato da 15 anni da CSO Italy.
Tra le novità, il riconoscimento della validità dei quaderni di campagna nella pratica dei controlli
Tra i punti di semplificazione della certificazione, che ha sempre più riguardo per gli aspetti ambientali – fanno sapere Simona Rubbi e Federico Passarelli coordinatori del Gruppo Nazionale di Lavoro –, c’è il pieno riconoscimento della validità dei quaderni di campagna come documento che attesti l’evidenza del controllo fisico per quanto riguarda l’inventario di magazzino, evitando ai frutticoltori di fare mensilmente il conteggio delle giacenze. Viene inoltre maggiormente riconosciuta l’attività fatta dai gruppi aggregati, come Organizzazioni di Produttori e cooperative.
Alessandro Dalpiaz (Assomela): “La certificazione GlobalG.A.P. incontro tra le esigenze dei produttori e quelle dei distributori”
L’Italia, inoltre, da due anni, può contare sulla presenza nel Board di GlobalG.A.P. del direttore di Assomela, Alessandro Dalpiaz quale membro effettivo. “La partecipazione ai lavori del Board – sottolinea Dalpiaz – ci consente di capire meglio le logiche di lavoro di GlobalG.A.P., portando direttamente un contributo basato sulle esperienze e sulle esigenze operative degli ortofrutticoltori, innanzitutto italiani. Confido che GlobalG.A.P. possa crescere anche come soggetto di incontro tra le esigenze dei produttori e quelle dei distributori, interpretando in maniera equilibrata le esigenze di sicurezza e sostenibilità reclamate da cittadini e consumatori”
Il Gruppo Nazionale di Lavoro è attualmente impegnato a realizzare la semplificazione di tutto il nuovo capitolo sulle acque e sulle analisi. Un altro tema caldo dei prossimi mesi sarà la parte etica e di sicurezza sul lavoro, trattate in un apposito capitolo dello standard chiamato GRASP, e il sistema di monitoraggio dei residui.