Romagnoli F.lli Spa lancia il prodotto a residuo zero (0,01 ppm). A partire dalla attuale campagna commerciale, l’azienda offrirà alla propria clientela patate a residuo zero certificate Check Fruit.
Giulio Romagnoli: “Il risultato di tre anni di sperimentazione: coniughiamo sostenibilità ambientale ed economica”
“È il frutto di tre anni di sperimentazione – afferma l’amministratore delegato Giulio Romagnoli –. Il percorso verso la certificazione Residuo Zero è iniziato nel 2016, partendo dall’individuazione dei migliori areali di coltivazione e dalla selezione delle aziende agricole che sin dall’inizio hanno dimostrato disponibilità e sensibilità verso il progetto.
È poi proseguito – aggiunge – con la redazione di un disciplinare di produzione specifico sulla riduzione degli apporti chimici, sia di fertilizzanti sia di fitofarmaci, garantendo al contempo la protezione della coltura e il mantenimento di standard quali-quantitativi elevati. Il nostro obiettivo – sottolinea – è coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica dell’azienda agricola”.
In arrivo anche il packaging green compostabile
Cresce l’interesse per il nuovo claim che punta a essere una terza via tra il bio e il prodotto convenzionale. “In vista della ormai prossima immissione sul mercato delle patate a residuo zero certificato – aggiunge Roberto Chiesa, direttore commerciale Romagnoli F.lli Spa –, stiamo inoltre sviluppando un packaging ecosostenibile dedicato in materiale compostabile”.