Cogliere il giusto grado di maturazione e raccoglierli in un giorno. Quindi portarli alla surgelazione nel minor tempo possibile per conservare i valori nutrizionali. Nascono così i Piselli Findus, consumati da più di 9 milioni di italiani.
Tenerezza, dolcezza e dimensioni i parametri determinanti per un prodotto di qualità
Si trova a cavallo tra le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo l’area di coltivazione in Italia. In Europa vengono, invece, selezionati i migliori piselli della cosiddetta “Pea Belt”, la fascia di terra che comprende Francia, Belgio, Olanda, Regno Unito e alcune zone scandinave, considerate tra le migliori al mondo.
La raccolta inizia nel mese di maggio e si conclude a metà giugno. Decisivo è il momento: raramente supera un giorno. Ritardare o anticipare anche solo di 24 ore pregiudica la qualità del prodotto.
“Nella fase di raccolta è cruciale il ruolo dell’agronomo – spiega Fabrizio Fontana, responsabile degli agronomi Findus –. È lui, che monitora quotidianamente il grado di maturazione in campo e il livello di tenerezza, a dare il via libera all’intera macchina produttiva. Per farlo viene utilizzato uno strumento chiamato tenderometro”. Tenerezza, dolcezza e dimensioni sono, infatti, i parametri determinanti per ottenere un prodotto di qualità.
In tre ore dal campo al freezer per mantenere le proprietà nutrizionali
Fondamentale è la fase della surgelazione: Findus surgela entro tre ore per conservare al meglio le qualità organolettiche. “Per poter garantire che il processo di surgelazione avvenga in pochissimo tempo, ci avvaliamo di fabbriche locali, a breve distanza dai campi” sottolinea Fontana.
I piselli, una volta scottati, cerniti, selezionati e surgelati, arrivano nello stabilimento di Cisterna di Latina, in provincia di Latina, dove vengono lavorate 48 mila tonnellate di vegetali e si producono l’80% dei volumi dell’azienda. Qui, solo dopo aver superato tutti i controlli, vengono imbustati e distribuiti.
Piselli da agricoltura sostenibile
Findus porta avanti una politica attenta a pratiche agricole rispettose dell’ambiente. Ha aderito alla Sustainable Agriculture Initiative Platform (SAI Platform), la principale iniziativa internazionale in materia di agricoltura sostenibile. Entro la fine di quest’anno farà verificare, secondo lo standard Fsa (Farm Sustainability Assessment), il 90% dei volumi totali di vegetali. Tra questi i piselli, il minestrone e gli spinaci.