Un olio vegetale ozonizzato con la stessa efficacia di pesticidi e antiparassitari contro virus, batteri, funghi e parassiti. Ma senza effetti nocivi sulla salute umana, animale o sull’ambiente Si chiama Biozon ed è un repellente e corroborante vegetale 100% naturale. La testimonianza della sua efficacia contro la temibile Drosophila Suzukii arriva dall’azienda agricola della Valpolicella Alessandra Arduini, che produce ciliegie, pesche e uva.
Un repellente e corroborante vegetale 100% naturale approvato anche per l’agricoltura biologica
Biozon, sviluppato e brevettato dall’azienda bergamasca Multiossigen, è ufficialmente approvato anche per l’agricoltura biologica. È una soluzione basata sull’olio vegetale alimentare e sull’ozono. Questa favorisce la produzione di una maggiore quantità di clorofilla, che è anche un battericida. La sua funzione è, infatti, quella di proteggere il frutto creando una barriera olfattiva, grazie alla quale tiene a distanza gli insetti. Il prodotto rende, inoltre, la frutta più lucida, e aumenta la shelf-life.
L’efficacia di Biozon è stata sperimentata con successo dall’azienda agricola veneta Arduini di Pastrengo (Verona) contro la Drosophila Suzukii, che sta infestando alcune aree del Veneto da circa cinque-sei anni. “Ho sperimentato il prodotto anche su albicocche, pesche e nettarine, in quanto manifestavano problematiche simili all’attacco di Drosophila che vedevo sulle ciliegie – afferma la titolare, Alessandra Arduini – e l’operazione ha funzionato. I prodotti attualmente in commercio o hanno una lunga carenza (intesa come il periodo che intercorre tra il trattamento e la raccolta) oppure difendono i campi solo parzialmente, perché sono efficaci solamente sulle forme adulte. Biozon – aggiunge – protegge anche la buccia della ciliegia dalla pioggia battente, quindi fa sì che non marcisca e riduce l’effetto cracking”.
“Dopo aver visto i risultati ottenuti con l’ozono in ambito medico e veterinario – conferma l’ad di Multiossigen, Manuele Camolese, raccontando come è nato Biozon –, d’accordo con la Società scientifica di ossigeno-ozono terapia (Sioot), abbiamo deciso di investire in ricerca per comprendere se fosse possibile ottenere risultati analoghi anche in agricoltura. Con l’obiettivo di incrementare e migliorare la produzione e tutelare l’ambiente e la salute”.