I maggiori esperti nella coltivazione del ciliegio a livello mondiale si troveranno a confrontarsi, il 22 e 23 maggio, all’International Cherry Symposium (Ics), nella Rocca di Vignola. Un evento fondamentale per capire le migliori e nuove tecniche di coltivazione e le varietà che si affermeranno in futuro sul mercato.
Gli strumenti digitali proposti da Image Line per ottimizzare le attività in campo e difendere il ciliegio dalle avversità
Platinum sponsor dell’evento sarà Image Line, azienda di Faenza che dal 1988 è impegnata nello sviluppo di soluzioni informatiche avanzate e banche dati legate ai mezzi tecnici per l’agricoltura per spiegare in che modo gli strumenti digitali possano migliorare il lavoro del cerasicoltore. Il fondatore e ideatore del portale, Ivano Valmori, farà da moderatore al seminario internazionale di approfondimento, Nuove Varietà, previsto per la seconda giornata di Ics. Un’occasione unica per sapere in anteprima quali saranno le varietà e i portinnesti che rivoluzioneranno nei prossimi anni la coltivazione del ciliegio nel mondo.
Image Line propone soluzioni digitali in supporto al cerasicoltore, come QdC-Quaderno di Campagna, Fitogest+ e Plantgest. “Su Fitogest+ si possono trovare tutte le sostanze attive e formulati commerciali impiegabili per la protezione del ciliegio – spiega Cristiano Spadoni, responsabile marketing di Image Line –. Per esempio insetticidi e fungicidi ai quali sono correlati una serie di indicazioni per l’utilizzo entro specifici intervalli di sicurezza e con specifici spettri d’azione.
Il Quaderno di Campagna – continua – è la web application per gestire tutte le operazioni colturali nel frutteto e tutti i monitoraggi necessari per giustificare i trattamenti che vengono effettuati. Garantisce quella rintracciabilità del prodotto in grado di comunicare al consumatore non solo la provenienza, ma anche il nome e il cognome dell’imprenditore agricolo che ha coltivato il ciliegio stesso.
Sul portale Plantgest è possibile trovare – infine – una banca dati completa delle varietà di ciliegio che l’agricoltore stesso può piantare. E anche eventuali brevetti attivi, la resistenza alle avversità che possono colpire la coltura, come ad esempio ‘spacco’, ‘fessurazioni’, ‘cracking’ o ‘spodoptera’”.