È inarrestabile il boom dello zenzero. In base ai dati Nielsen, nel 2018 la performance è stata del +73%. Secondo Coldiretti l’Italia però può offrire superfood nazionali che offrono maggiori garanzie in tema di sicurezza alimentare.
Il suo gusto esotico, agrumato e piccante piace sia nel food sia nel beverage
Il gusto agrumato, piccante ed esotico dello zenzero piace sempre più. E abbraccia sia il food sia il beverage, dalle birre ai centrifugati. A fare da contraltare a tanto successo tocca a Coldiretti che ricorda la provenienza del prodotto, generalmente la Cina, “che ha bassissimi livelli di sicurezza alimentare per contaminazioni microbiologiche, aflatossine o pesticidi”.
La più grande associazione agricola europea ricorda che in tema di produzione di superalimenti l’Italia non è da meno, con il vantaggio di una maggiore sicurezza. È il caso dei frutti di bosco, anche questi in grande ascesa tra i consumatori, la patata viola, che intercetta la domanda dei prodotti pigmentati; frutti dimenticati, ricorda Coldiretti, come l’azzeruolo, il pomodoro del piennolo, la pera cotogna, la mela. Quest’ultima, se consumata con la buccia, è un cibo prebiotico che nutre i batteri buoni del microbiota.
Fiori e polveri il cibo del futuro
Secondo le previsioni di Whole Foods, citate nel rapporto Coop 2018, dobbiamo attenderci sempre più fiori e polveri tra i nuovi sapori. Continuerà pertanto l’ascesa della curcuma, come di spirulina e maca, il “ginseng delle Ande”. Ma cresceranno anche gli aromi floreali, che caratterizzeranno anche gli snack, dall’ibisco al sambuco, fino alla riscoperta di lavanda e rosa.