L’hanno battezzata “Safety for food”, è la prima piattaforma tecnologica per la tracciabilità e la rintracciabilità digitale dell’agroalimentare. Realizzata da Cisco Italia e Penelope Spa, la piattaforma è stata presentata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano ed è stata messa a disposizione della comunità scientifica. La maggior collaborazione arriva dal Cnr che sta lavorando a una carta in dieci punti dei rischi alimentari alla luce delle nuove emergenze identificate nei cambiamenti climatici, nell’aumento della shelf-life alimentare, nel commercio di alimenti da paesi emergenti, nell’aumento delle intolleranze alimentari e delle infezioni in campo dovute alle norme restrittive in materia di antiparassitari e nel cambiamento delle abitudini per evitare gli sprechi alimentari.
«Rischi che potrebbero essere ridotti o subito individuati se ci fosse la possibilità di tracciare tutta la filiera alimentare», spiega Francesco Loreto, direttore del dipartimento Scienze bio-agroalimentari del Cnr, che si sta occupando della stesura della carta. Il desiderio degli sviluppatori della piattaforma è farla diventare «uno strumento di dialogo e confronto sui temi della sicurezza e della salubrità alimentare con la finalità di redigere una “Carta costituzionale dell’agroalimentare” da proporre come eredità ai paesi aderenti a Expo 2015. L’origine dei prodotti non può essere trascurata, la sfida è poter mettere in condizione tutti i paesi di poter riconoscere la qualità dei prodotti all’origine standardizzando il processo di sicurezza agroalimentare in tutti i paesi del globo», hanno spiegato l’ad di Cisco, Agostino Santoni, e l’amministratore di Penelope, Francesco Marandino. In un prossimo futuro potrebbe essere applicata anche all’ortofrutta.