Grazie al know how ultradecennale e all’utilizzo della tecnologia in serra, Dorilli è in grado di coltivare varietà di pomodoro che, nonostante non abbiano particolari resistenze ai patogeni, esprimono un’alta qualità e una continuità di produzione durante tutto l’anno, una sicurezza alimentare garantita e una lunga shelf-life. Anche la varietà di datterino giallo rientra nel basket delle specialità e sta riscontrando un grande interesse tra i consumatori, grandi e piccini. Ma non solo: è un esempio che sta interessando i retailer.
Un prodotto premium
Il pomodoro giallo dal punto di vista botanico è un ritorno alle origini. Quando i conquistadores importarono il pomodoro nella penisola iberica le bacche erano color oro, da cui il nome. Poi con il miglioramento genetico si cominciò ad avere bacche di colore diverso.
“Abbiamo cominciato a coltivare il pomodoro giallo tre anni fa, man mano abbiamo aumentato la superficie perché c’è una crescita della richiesta di mercato. Oggi abbiamo un ettaro e mezzo e arriveremo a due entro novembre -spiega Davide Conti, direttore di produzione-. Il nostro datterino ha le seguenti caratteristiche: è molto dolce (grado brix è intorno a 9 e 10) e quasi privo di acidità, ed è molto aromatico, con retrogusto persistente.
Gli elementi che spingono sul sapore sono la corretta gestione irrigua, climatica e la soluzione nutritiva. Il pomodoro deve essere coltivato con determinate temperature notturne e diurne per avere una media ideale nelle 24 ore in relazione alla luce e ad altri fattori. Le serre tecnologiche ci permettono di avere un grado brix superiore per ogni varietà che coltiviamo, eleganza del grappolo e freschezza delle parti verdi”.
La nuova referenza Datterino mix
“Il datterino è diventato la prima referenza per il mercato nazionale per la Dorilli, seguito dal marzanino, varietà autoctona siciliana -racconta Pierluigi Zaffarani, responsabile commerciale-. Le serre della Dorilli sono completamente asettiche e tutte collegate da un tunnel. Per visitare le tante varietà in produzione occorre percorrere 7 km: è qualcosa di rivoluzionario in Sicilia. Invitiamo sempre i buyer a venire a visitarle, è una realtà quasi unica.
Ci posizioniamo in una fascia molto alta di prodotto, la varietà selezionata è importante. Produciamo un’unica cultivar e manteniamo il gusto tutto l’anno: questo ci differenzia e ci premia molto. Grande interesse da parte del consumatore è rivolto alla nuova referenza Datterino mix composta dal datterino rosso e giallo”.
Sostenibilità nel dna
Dorilli coltiva fuori suolo su substrato di fibra di cocco. I suoi prodotti sono privi di pesticidi e anticipa così le politiche Ue che impongono, per esempio, il dimezzamento dei pesticidi entro il 2023 .
”Abbiamo messo in atto tecniche che ci hanno permesso di azzerare gli agrofarmaci, usiamo solo prodotti naturali -sottolinea Conti-: siamo stati forse i primi in Sicilia a utilizzare il fuori suolo per la coltivazione. Dorilli si è impegnata sin dalla nascita sulla sostenibilità della produzione, da anni abbiamo impianti fotovoltaici”.
Il packaging è completamente compostabile: vaschetta in cartone e film in pla: “Permette la traspirazione e fa sì che il pomodoro abbia elevata shelf-life, fino a 15 venti giorni. Tutte le nostre referenze possono essere certificate nichel free”. C’è anche una sostenibilità sociale: “Non abbiamo manodopera stagionale. Sono dei professionisti e alcuni lavorano da noi da generazioni” fa notare Zaffarani.
Il gradimento nel largo consumo
Il pomodoro Dorilli è sempre più presente nelle insegne: dal Nord, al Centro, al Sud. È distribuito da Iperal, Carrefour, Multicedi, Esselunga, Maiorana, Prix, Lando, Aldi, Ortofin e in diversi retailer della Sardegna quali per esempio Gruppo Isa, Sardegna Più e Fratelli Ibba.
“La gdo si sta sempre più avvicinando al caso Dorilli -sottolinea Zaffarani-: quello che abbiamo messo in piedi sta dando i suoi frutti. Il pomodoro giallo Kamarino piace ai bambini e anche i buyer vengono conquistati. Cerchiamo di portare sulla tavola un prodotto che garantisca la sicurezza alimentare e riscopra il sapore antico.
Dorilli da 30 anni fa un prodotto di alto gusto e non ha mai ha lasciato il suo percorso. Molto spesso il prodotto viene venduto come premium, ma altrettanto spesso ciò che viene messo a scaffale non corrisponde affatto a un prodotto di alta qualità. Dorilli garantisce che il prodotto, per essere venduto come premium, debba rispettare tutte le caratteristiche che lo rendono tale. Dorilli poi risponde h 24 alle esigenze del cliente: diamo un servizio”.
Comunicazione disruptive con la nutraceutica
Innovativa è anche la campagna di marketing di Dorilli. Un lavoro in team che ha coinvolto anche i dipendenti sull’utilizzo corretto del canale business Linkedin attraverso l’inserimento dell’employer advocacy e previa formazione. Fino a cavalcare anche la nutraceutica. “È uscito in questi giorni l’ultimo carosello cartoon, che racconta i benefici del pomodoro Dorilli attraverso la nutraceutica: i risultati sono positivi -fa sapere Simona Riccio, digital strategist di Dorilli -. C’era stato all’inizio un comprensibile scetticismo, perché è una comunicazione disruptive, che ha rotto gli schemi: non abbiamo parlato solo di filiera alimentare. E un’azienda che va sul cartoon già attira l’attenzione”.